Supercoppa italiana, vince il Milan ai rigori
Dopo la Champions League di Manchester, il Milan torna a vincere un trofeo ai calci di rigore. A Doha i rossoneri riescono infatti a conquistare la Supercoppa Italiana, battendo la Juventus e mettendo in bacheca il ventinovesimo trofeo dell’era Berlusconi. Sugli scudi Gigio Donnarumma, autore di una strepitosa parata ai calci di rigore su Dybala. È la Juventus a prendere per prima le redini del gioco, facendo valere la sua maggiore fisicità ed arrivando per tre volte alla conclusione con Sturaro, Mandzukic ed Alex Sandro nei primi dieci minuti.
Donnarumma si supera al 17’, quando è molto bravo ad opporsi ad un’incursione di Sturaro dopo una sponda (forse fallosa) di Mandzukic. Sul calcio d’angolo successivo però, il portiere del Milan non può niente sulla conclusione di Chiellini, bravo ad anticipare il suo marcatore Romagnoli. Il Milan prova a reagire con Suso, ma il suo tiro a girare dalla destra finisce fuori di poco. Il gol riesce a scuotere il Milan sul piano del gioco, ma non dal punto di vista delle occasioni da rete, anche perchè gli attaccanti rossoneri sembrano avere le polveri bagnate. A sette minuti dal termine della prima frazione di gioco però, i rossoneri pervengono al pareggio: discesa sulla fascia destra di Suso e palla a girare in area, con Bonaventura che è bravissimo ad anticipare di testa Rugani e Lichtsteiner e ad infilare Buffon.
La Juve non ci sta e prova ad infilare di nuovo Donnarumma con il solito Sturaro, ma la sua conclusione viene miracolosamente deviata in corner dal bravissimo Abate. Nella ripresa i ritmi sembrano più blandi, ma è il Milan ad accenderla dopo dieci minuti, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Romagnoli colpisce una clamorosa traversa.
Immediata risposta della Juve, con un gran tiro da fuori area di Khedira di destro e la risposta da grande portiere di Donnarumma in corner. Ci provano ancora i rossoneri sulla corsia di destra, con Kucka che si inventa un cross rasoterra sul quale Bacca non riesce ad arrivare. Molto più Milan che Juve comunque, in questa fase della gara, tanto che Allegri decide di giocarsi la carta Dybala al posto di Pjanic. Mossa coraggiosa quella del tecnico bianconero che affianca la Joya a Higuain e Mandzukic. Subito gli attaccanti bianconeri si producono in combinazioni interessanti, ma la difesa del Milan, anche con un pò di fortuna, si salva.
Alla mezz’ora proprio Dybala, servito da Marchisio da fuori area, fa partire un tiro fortissimo di sinistro che si perde per pochi centimetri a lato di Donnarumma. L’argentino ci prova pochi minuti più tardi e questa volta il portiere del Milan para in due tempi.
Da un portiere all’altro, a dieci minuti dal termine, sul primo guizzo della partita di Bacca di testa su cross dell’imprendibile Suso, è Buffon a mano aperta a negare al Milan la gioia del vantaggio. Si arriva così ai tempi supplementari, che si aprono con un’occasione colossale sciupata da Bacca, che sull’ennesima iniziativa di Suso, tutto solo davanti a Buffon stoppa il pallone invece che tirare, favorendo il recupero di Chiellini. La Juventus è sulle gambe e il Milan la chiude nella propria metà campo. Con il passare dei minuti le energie calano per tutti e torna a rifarsi viva la Juventus che segna con Evra, ma l’arbitro annulla giustamente per un netto fuorigioco. Il match point a tre minuti dal termine capita sui piedi di Dybala, ma la sua conclusione da ottima posizione finisce clamorosamente alta.
Poi i rigori e la grande parata di Donnarumma su Dybala prima del sigillo di Pasalic.
Festeggia il Milan. La Juve, per una volta, torna a casa con le pive nel sacco.