Carlo Tavecchio è stato confermato presidente della Federcalcio per il quadriennio 2017-2020. Nella terza votazione dell’assemblea riunita all’Hotel Hilton di Fiumicino, il numero uno uscente ha ottenuto il 54,03 dei voti, mentre lo sfidante Andrea Abodi si è fermato al 45,97%.

«Sono orgoglioso per questa vittoria. Do atto ad Abodi della correttezza. Normalmente in questi casi ci si divide, ma con la stessa forza ora bisogna riunirsi. Ringrazio la mia famiglia e in particolare mio fratello» le prime parole di un commosso Carlo Tavecchio.

Nato a Ponte Lambro, in provincia di Como, il 13 luglio 1943, coniugato e con una figlia, il rieletto presidente della Federcalcio è diplomato in ragioneria e ha svolto l’attività di imprenditore. Per 4 legislature ha ricoperto la carica di sindaco di Ponte Lambro e per 16 anni è stato presidente di una società dilettantistica della Lombardia, nonchè dirigente della Banca di Credito Cooperativo-Alta Brianza. Entrato nel Comitato Regionale Lombardia della Lega Nazionale Dilettanti nel 1987, ricopre la carica di consigliere fino al 1992 per poi diventare vicepresidente della Lnd (1992-96), presidente del Comitato Regionale Lombardia della Lnd (1996-99) e infine presidente della Lega Dilettanti (1999-2014). Tra le altre cariche, è stato vicepresidente federale dal 2007 al 2009 e vice presidente vicario della Figc dal 2009 al 2014. L’11 agosto 2014 l’elezione a presidente della Federcalcio. Tavecchio è anche membro effettivo della commissione Uefa per il calcio dilettantistico e giovanile, dal 2007 è componente della Commissione ministeriale per i campi in erba artificiale e, dal 28 dicembre 2010, presidente della Commissione impianti sportivi in erba artificiale della Figc. Da aprire 2013 è anche membro del Comitato di presidenza Figc e fa parte del Panel Fifa per le problematiche del calcio dilettantistico in Europa e di quello Uefa per le problematiche inerenti i campi in erba artificiale. Fa parte anche del Comitato Organizzatore per il torneo di calcio dei Giochi Olimpici da agosto 2015.