Champions League, eventuale finale in dubbio per Neymar e Messi
La remuntada di Parigi potrebbe rivelarsi storica quanto potenzialmente inutile per il Barcellona.
Nel caso di accesso alla finale di Champions League i blaugrana potrebbero dover rinunciare ad avere in campo i più illustri dei loro fenomeni, Messi e Neymar.
La finalissima si giocherà in Gran Bretagna. Ma il Regno Unito potrebbe decidere di vietare il loro ingresso sul territorio nazionale. Lo dice una legge approvata per evitare l’accesso agli stranieri coinvolti in processi in corso. Sia il fuoriclasse argentino che quello brasiliano hanno infatti processi in corso con il fisco spagnolo. La questione - che a prima vista potrebbe sembrare una barzelletta - in realtà è molto spinosa. Anzi, c’è un precedente che non gioca a vantaggio del Barcellona.
Si tratta del caso di Serge Aurier, calciatore del Psg, a cui lo scorso novembre è stato vietato di partecipare alla trasferta a Londra per affrontare l’Arsenal, per via di un procedimento in corso nei suoi confronti (a seguito di una sua aggressione di due mesi prima a un poliziotto in una discoteca di Parigi).
Cosa succederà nel caso che i balugrana, superati quarti e semifinali, dovessero accedere alla finalissima?
Bel dilemma, sul quale nei giorni scorsi si era già espresso Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa, in un’intervista al New York Times: »Il problema non si porrebbe neanche se le autorità britanniche non lasciassero giustamente entrare un pericoloso criminale. Ma se questo provvedimento riguarda anche i calciatori perché coinvolti in un certo tipo d’inchiesta, allora dovremmo cominciare a riflettere se sia conveniente giocare lì delle partite di competizioni europee. Neymar e Messi hanno delle procedure aperte e quest’anno la finale di Champions League si giocherà a Cardiff: immaginate cosa succederebbe se non gli venisse concesso di entrare per giocare un’eventuale finale del Barcellona. È importante per noi che i giocatori inglesi possano viaggiare andando ovunque, ma lo stesso non accade a parti invertite. È molto meglio con la libertà di circolazione garantita dagli stati europei. Per me è stato molto triste vedere come ad Aurier non sia stato permesso di andare in Inghilterra. E quando sarà effettiva la Brexit sarà ancora peggio, soprattutto per ragioni così formali. Potrebbe essere un grave problema».
Ci sono un paio di mesi e quattro partite per risolvere la questione.