Magari un giretto a Lourdes i dirigenti della Dolomiti Energia hanno anche pensato di farlo dopo l'ennesima tegola caduta in testa al team di coach Buscaglia nella battaglia per conquistare lo scudetto contro Venezia.

Stasera, dalle ore 20.45 al PalaTrento completamente esaurito, gli aquilotti dovranno rinunciare a Dominique Sutton, il guerriero dell'area e il difensore arcigno che nel secondo quarto di gara ala PalaTaliercio si è bloccato ripostando uno stiramento muscolare al bicipite della coscia.

Ieri il dottor Diana ha compiuto gli accertamenti del caso ed ha escluso il suo impiego stasera ed eventualmente si sta lavorando per recuperare il giocatore, un rispettabile tornado dalla media di 13.7 punti a partite con 6 rimbalzi in 25 partite disputate, in vista di gara4 che si giocherà ancora a Trento nella serata del 16 giugno.

Dopo il doppio infortunio a Milano di Baldi Rossi e di Marble, seguito dallo stop sempre ai legamenti delle ginocchia di Moraschini, la Dolomiti Energia è perseguitata da una sfortuna incredibile. La serie è ora sull'1 a 1 dopo che sul 41 pari al termine dei primi due quarti Haynes si è scatenato con una serie di bombe che ha messo al tappeto i bianconeri che hanno dovuto moltiplicare vanamente le forze anche per l'assenza di uno dei giocatori più in forma del momento, appunto Sutton.

Se può essere di consolazione nelle fila dei veneziani è rimasto infortunato in gara2 al PalaTaliercio anche il colosso uruguayano Esteban Batista che nella lotta sotto canestro ha riportato uno stiramento al polpaccio che, secondo fonti venete, lo ha messo fuori uso. Ieri Batista è stato sottoposto a risonanza magnetica e stasera sarà in panchina, solo allora si saprà se sarà in grado di rimanere sul parquet.

Certo il conto dei lunghi avversari è notevole rispetto a quello dei trentini, che stanno contando anche sulla generosità e sulla combattività di Luca Lechthaler il cui minutaggio è salito. A Beto Gomes, Hogue e «Lech» si richiederà uno sforzo notevole per contrastare i lunghi della Reyer, dal veterano Ress, che di tricolori se ne intende quando c'era una Siena competitiva, contro il croato Peric dalla mano calda e il canadese di colore Ejim.

Senza il suo centrone la Reyer potrebbe avere una velocità maggiore nei suoi folletti esterni quali Stone, Haynes, Bramos, Viggiano, l'italo-argentino Filloy e McGee. Di fronte al suo trascinante pubblico la Dolomiti Energia dovrà sfoderare la sua difesa, anche a zona, tenendo lontano dal canestro i tiratori veneti che una volta innescata la mira possono diventare micidiali esecutori anche dalla lunga distanza.

Al PalaTrento la Dolomiti Energia ha perso una sola volta in queste serie di playoff scudetto, in gara 3 contro Milano che sembrava potesse riaprire la contesa ma poi si è trovata ancora in difficoltà e clamorosamente eliminata dagli scatenati giocatori di Buscaglia.

Certo che ne è passato del tempo quando Trento-Venezia valeva la promozione in B1 e l'8 giugno 2006 la Reyer di coach Rubini e del bomber Marini battè in finale playoff al PalaTaliercio l'allora Bitumcalor di Buscaglia. La serie era seguita da al massimo 500 spettatori. Oggi il basket a Trento riempie il palazzetto fino a 4.000 tifosi ed altri 1.000 ce ne starebbero. Gara3 di stasera vale un pezzo di scudetto e nonostante le difficoltà e le avversità la Dolomiti Energia getterà il cuore oltre l'ostacolo, come al solito. E il sesto uomo sarà il pubblico che come la famosa partita in A2 contro Torino accompagnò tiri e schiacciate dei ragazzi di Buscaglia. Un coach che non si è mai lamentato, ha sempre incitato a combattere per un sogno quest'anno impensabile. Lo scudetto. Una via ancora tortuosa ma la speranza è ancora tanta e le due partite di Trento saranno indicative.

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