Domani inizia la Vuelta Al via anche quattro trentini
La Vuelta delle stelle. Così può essere definita l’edizione numero 72 della corsa a tappe spagnola, che prenderà il via domani da Nimes (Francia) e si concluderà a Madrid il 10 del mese prossimo.
Il prologo sarà una cronosquadre lunga 13,7 chilometri, che servirà ad assegnare la prima camiseta rubia. Poi su e giù per le strade di una Spagna ferita al cuore dal terrorismo, ma che cerca di voltare pagina anche attraverso lo sport. La Vuelta di quest’anno parte con la morte nel cuore e una sfilza di corridori di altissimo livello; roba da fare invidia al Tour de France o al Giro d’Italia. Il primo della lista è Chris Froome, reduce dal quarto trionfo nella Grande boucle, che inseguirà la doppietta, dopo essersi piazzato per ben tre volte al secondo posto.
L’inglese del Team Sky dovrà misurarsi con Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Fabio Aru (Astana), che si trovano per la prima volta fianco a fianco da rivali. Avrebbero dovuto esserlo al Giro, ma l’infortunio al ginocchio del sardo ha rinviato la grande sfida tutta italiana. Al via ci saranno anche Romain Bardet, stella del ciclismo francese, che ha concluso due volte il Tour sul podio. Ma anche Barguil, i gemelli Simon e Adam Yates, Esteban Chaves, Majka, l’olandese Kruijswijk, Zakarin e naturalmente Alberto Contador, all’ultima recita di una carriera fantastica.
Sarà battaglia a colpi di pedale in una Vuelta che presenta tanti arrivi in salita e già lunedì propone l’epilogo del Principato di Andorra, sui Pirenei orientali. Poi, ci saranno i traguardi di Logrono, dell’Alto de Angliru. Un percorso che metterà a dura prova le gambe e la resistenza - anche nervosa - dei corridori, di fronte al quale bisogna presentarsi in gran forma. Come ha fatto Nibali che assicura di essere «contento della forma attuale». Lo ‘Squalo dello Strettò nel Giro di Polonia non ha brillato. «Era normale, perchè venivo da un periodo di allenamento molto duro - spiega -: sapevo che non sarei stato molto competitivo. Tuttavia, il nono posto finale non è poi così male. Nel periodo trascorso in quota ho lavorato bene e sarò in gran forma domani alla partenza».
Nibali ha chiesto lumi all’amico ‘Puritò Rodriguez, che lavora nella Bahrain-Merida come ambasciatore, sul percorso di quest’anno. «Si, è vero - ammette -: nessuno come lui conosce le strade della Vuelta. Mi ha dato buoni consigli. E soprattutto mi ha ricordato, qualora ve ne fosse bisogno, che la Vuelta è una corsa dura, esigente. Conosco bene i miei avversari, a partire da Aru, ma non c’è un favorito per la vittoria finale. Tutti possono vincere questa corsa, che riserverà tante sorprese».
Con Nibali e Aru, fra gli italiani, saranno al via anche tre trentini: il perginese Daniel Oss, il valsuganotto Matteo Trentin, il noneso Gianni Moscon, il grestano Cesare Benedetti.