Baldi Rossi: «Un onore essere qui con Datome e Belinelli»
L’Italbasket si concede il secondo giorno di riposo del Girone B con due vittorie (Israele e Ucraina) e una sconfitta (Lituania). Una tabella di marcia che, anche alla luce degli altri risultati del raggruppamento, mette gli azzurri nella condizione di poter far conto esclusivamente sulle proprie forze.
Domani e dopodomani i match decisivi contro Germania e Georgia. Due partite che determineranno non soltanto il passaggio del turno ma anche il piazzamento all’interno del girone e il conseguente accoppiamento per gli ottavi di finale a Istanbul. «Stiamo facendo tante buone cose - ha detto questa mattina coach Ettore Messina - anche se non siamo ancora qualificati. I risultati che si sono succeduti in queste prime tre giornate hanno ingarbugliato il girone, ma ora possiamo ancora lottare per un buon piazzamento. Domani contro la Germania sarà una sorta di spareggio. Loro sono una squadra di grande taglia con lunghi dalla doppia dimensione e il talento di Dennis Schröder. Noi dovremo controllare i rimbalzi, tornare in difesa e non concedere canestri facili. Le condizioni di Melli? Il nostro staff medico sanitario è fiducioso circa la possibilità di averlo in campo già domani. Per quanto riguarda la gara persa ieri contro la Lituania devo dire che nel secondo quarto siamo stati un pò leziosi in attacco e, complici anche un paio di tiri forzati, non siamo stati in grado di segnare come nelle altre frazioni».
«Onestamente - continua il coach - devo dire che dopo le partite con Belgio e Francia al torneo di Tolosa è suonato il campanello di allarme. Poi ad Atene invece ci siamo ricompattati facendo tre buone partite. Ora la squadra ci crede, è determinata e lo si è visto ieri contro i lituani: con l’uscita di Melli i ragazzi avrebbero potuto mollare.
Invece ci hanno creduto fino alla fine e con qualche errore in meno nel finale... Dentro la testa siamo vivi».
Una delle belle sorprese di questo primo scorcio di EuroBasket è Filippo Baldi Rossi, richiamato all’ultimo minuto per l’infortunio di Davide Pascolo: «Dopo il taglio di Atene - racconta il lungo della Dolomiti Energia Trentino sono tornato a casa mia a Bologna e poi subito a Trento per riprendere gli allenamenti. Quando è arrivata la chiamata di Ettore Messina ho rifatto immediatamente la borsa e alle 5 di mattina del giorno seguente ero già in aereo per Tel Aviv. Sono molto contento di essere qui anche se mi dispiace molto per le modalità, ovvero per l’infortunio di Dada Pascolo. Ho avuto questa opportunità e voglio sfruttarla anche perchè prima di questa estate avevo vestito l’azzurro solo nel Settore Giovanile. Non avrei mai pensato di arrivare fin qui, soprattutto dopo l’infortunio che mi ha tenuto lontano dal campo per mesi impedendomi anche di vivere lo straordinario finale di stagione con Trento. Per me essere qui e giocare al fianco di giocatori che di norma vedo solo in tv come Datome e Belinelli è un onore. Cosa mi chiede Messina? Di mettere in ritmo i compagni. E soprattutto non sopporta che si entri in partita in punta di piedi. Vuole gente che entri determinata e pronta a prendersi subito responsabilità. Da tutti noi pretende personalità. Quanto di buono ho fatto ieri contro la Lituania per me è un punto di partenza e non di arrivo anche perchè ora ci attendono due partite decisive per staccare il pass per Istanbul».
Con i piedi ben piantati per terra Daniel Hackett: «Non sono del tutto soddisfatto perchè ancora non ci siamo qualificati per Istanbul. Siamo nel bel mezzo di mille battaglie sportive e non ci sono gare facili, basta guardare cosa hanno fatto Ucraina e Israele nell’ultimo turno, quando tutti le davano per spacciate. Le prossime due partite saranno fondamentali per noi. Contro la Germania ci aspetta una partita dura in quella che per noi è una super classica. Li abbiamo già visti a Berlino e ci conosciamo bene. Sarà una partita da interpretare al meglio perchè loro hanno fisicità e un giocatore, Schröder, dai mezzi atletici e dal talento soprannaturali».