Ecco gli spareggi mondiali L'Italia pesca la Svezia
Sarà la Svezia l’avversaria dell’Italia agli spareggi per qualificarsi ai Mondiali di Russia 2018. Lo ha stabilito il sorteggio Fifa a Zurigo.
L’andata sarà giocata in Svezia, il ritorno in Italia. Gli spareggi si giocheranno tra il 9 e il 14 novembre.
Questo il quadro dei play-off europei che determineranno le quattro squadre promosse ai Mondiali del 2018, in programma in Russia.
- Irlanda del Nord - Svizzera
- Croazia- Grecia
- Danimarca - Irlanda
- Svezia - ITALIA
La mano del destino ha deciso per la Svezia, poteva andare meglio, ma noi siamo l’Italia
Così il team manager della Nazionale, Gabriele Oriali, subito dopo il sorteggio di Zurigo che ha decretato l’avversaria degli azzurri agli spareggi per i Mondiali del 2018. «Siamo ottimisti, pensiamo positivo anche se troviamo un avversario scorbutico, una formazione importante e molto forte, che è riuscita ad arrivare seconda in un girone molto difficile, battendo la Francia ed eliminando l’Olanda, poteva andare meglio, ma accettiamo l’esito del sorteggio», ha proseguito Oriali che, ai microfoni di Sky Sport, prima sottolinea che l’Italia il suo in queste qualificazioni l’ha fatto, anche se ancora non ha il pass per la Russia, e poi si proietta alla doppia sfida con gli svedesei.
«Quando siamo stati sorteggiati con la Spagna l’obiettivo minimo era il secondo posto. Ora la speranza è recuperare qualche infortunato, nelle ultime partite abbiamo avuto almeno 4-5 giocatori fuori per infortunio, dovremo essere al meglio, perchè non è stato un sorteggio molto agevole», ribadisce Oriali che non pensa solo al rientro di Belotti.
«È vero che Andrea sta recuperando, ma tra la prima e la seconda partita ci sono solo tre giorni, è importante lui come tanti altri, penso a De Rossi, Verrati, Marchisio».
Sulla sede che ospiterà lo spareggio di ritorno, Oriali non si sbilancia. «Non abbiamo ancora deciso, Milano è una delle sedi, la convinzione è che ovunque si giocherà avremo la spinta che servirà per esprimerci da Italia».
L'AVVERSARIA
Non è più la Svezia di Zlatan Ibrahimovic, ritiratosi dalla nazionale dopo l’ultimo Europeo, ma rimane una rivale di tutto rispetto.
Basti pensare che nel suo girone delle qualificazioni mondiali ha eliminato l’Olanda con una giornata d’anticipo, al punto che il confronto diretto dell’Amsterdam Arena, all’ultimo turno, ha avuto un valore puramente platonico: c’era una differenza reti talmente favorevole che, per non andare ai playoff, i gialli avrebbero dovuto fare un disastro. Invece è arrivata solo una sconfitta, nel giorno dell’addio all’Orange di Arjen Robben, e sono passati gli svedesi, che hanno dimostrato di avere nell’attacco il loro punto di forza, con 26 reti in dieci partite.
L’ultimo Mondiale giocato dalla Svezia è quello di Germania 2006, vinto dall’Italia, mentre in totale ha partecipato per dieci volte alla fase finale, ottenendo come migliori risultati il secondo posto nell’edizione giocata in casa nel 1958, e due terzi posti. L’ultimo confronto diretto in un match ufficiale è stato ad Euro 2016, vinto dagli azzurri di Antonio Conte.
Dopo il torneo continentale, il ct Erik Hamren ha lasciato l’incarico, e al suo posto è arrivato l’attuale ‘nocchierò Janne Andersson, ex giocatore di pallamano che poi nel calcio, da tecnico, aveva lavorato molto bene al Norrkoeping.
La sua Svezia è una squadra con poca fantasia ma molto solida, con un 4-4-2 praticamente immutabile che ha un punto di forza nell’attaccante Marcus Berg che, dopo le esperienze in Olanda, Germania e Grecia, ha ottenuto un ricchissimo contratto negli Emirati Arabi, dove gioca nell’Al-Ain. Nel girone di qualificazione ha segnato otto gol, risultando il miglior marcatore della sua nazionale. Nel collettivo di Andersson brilla anche l’esterno offensivo sinistro Emil Forsberg, beniamino dei tifosi del Lipsia.
Fra i giocatori della Svezia ci sono poi Armenteros del Benevento, che non è titolare ma è molto stimato dal ct, e il difensore Lindelof, ex Benfica: Mourinho ha fatto di tutto per farlo acquistare dal Manchester United, ora però non lo utilizza, al contrario di Andersson.
L’impressione è che questa Svezia, contro cui non è mai semplice giocare ma che non batte l’Italia dal 1998 (1-0 in amichevole a Goteborg), sia una rivale alla portata degli azzurri se saranno nella loro forma migliore. Se invece la quadra di Ventura sarà quella vista con Macedonia e Albania, è concreto il rischio di un bis di 59 anni fa quando gli azzurri non si qualificarono per Svezia (ancora lei) 1958.