Aquila, terzo passo falso Settimana da dimenticare
A Desio vince Cantù 88-80
La Dolomiti Energia esce sconfitta dal PalaDesio, confermandosi anche questa volta ancora troppe volte vittima dei propri alti e bassi: finisce 88-80 per Cantù un match che i padroni di casa hanno saputo indirizzare subito sui propri binari, con i bianconeri costretti per buona parte del match ad inseguire, “tatticamente” ancor prima che nel punteggio. I trentini perdono 17 palloni (trasformati in 10 recuperi dai brianzoli), condedono 46 punti in area a Cantù e non trovano mai il modo di dare continuità ai momenti di brillantezza in attacco e in difesa. 15 punti per Gomes, 14 e 12 rimbalzi per Sutton.
Reduce dalla sconfitta di 31 lunghezze nel derby contro Varese, la Red October (sostenuta dalle tribune del PalaDesio anche dai suoi “Eagles”) comincia il match con le marce alte in attacco: sono 8 punti quasi consecutivi di Christian Burns a creare il primo solco il favore dei padroni di casa (10-7), un parziale contenuto dalle giocate “totali” di Shields (4 punti, 4 rimbalzi e 3 assist nei primi 10’) e dai canestri di un ottimo Gomes. L’ala portoghese si sblocca dall’arco e poi trova punti dalla lunetta e in penetrazione, permettendo ai bianconeri di chiudere il primo quarto avanti nel punteggio (20-22). Nel secondo parziale Flaccadori e Silins trovano subito punti dall’arco dei 6.75, ma l’attacco di Cantù cresce di efficacia e di precisione con il passare dei minuti: il 5/8 nel secondo quarto dei brianzoli da tre punti è la statistica che, assieme alla crescita di impatto di Crosariol e Thomas sotto canestro, spiega il contro-sorpasso della Red October, che arriva in vantaggio di misura all’intervallo lungo (45-44).
I padroni di casa proseguono nel trend di crescita offensiva intravisto già nel primo tempo: a tutto il resto pensa Jeremy Chappell, che con 12 a bersaglio nel solo terzo quarto (24 alla fine) trascina i suoi anche al +9. La Dolomiti Energia fatica a pareggiare i ritmi alti imposti da Culpepper e Cournooh: palle perse e rimbalzi concessi a Burns e compagni sono gli ingredienti che permettono ai lombardi di restare sempre in controllo. Non basta la fiammata di Baldi Rossi ad inizio parziale, non basta quella di un Gutiérrez in crescita. Neppure il filotto prodotto Flaccadori che vale il -2 inverte l’inerzia del match: Burns chiude il quarto con il canestro del 67-63 e apre gli ultimi 10’ con un altro facile layup. I bianconeri cedono sotto i colpi di Cournooh e del “solito” Chappell, il PalaDesio spinge i ragazzi di coach marco Sodini alla vittoria.