Milan, Montella a fine corsa Se non vince col Sassuolo salta
Per molti, quella di domani sarà la gara decisiva per determinare il futuro di Vincenzo Montella. Per molti, ma non per il tecnico stesso. L’ex «aeroplanino» tira dritto come al solito, nonostante i numeri, i risultati e le prestazioni siano inconfutabili.
Vincere contro il Sassuolo e restare saldo poi nella settimana della sosta del campionato, che farà da antipasto a Napoli-Milan, altro dentro o fuori. Montella è certo, almeno questo dice, che sarà lui il tecnico del Milan sulla panchina del San Paolo tra due settimane: «Sono l’allenatore del Milan, ho voglia di allenare e mi sento coinvolto nel progetto e sono convinto che posso portarlo avanti. Sarò ancora l’allenatore del Milan dopo la sosta perchè vinceremo a Sassuolo, appuntamento a venerdì 17».
Non si arrende il soldato Montella e non si dice nemmeno stanco delle continue voci, dei ripetuti ultimatum e dei nomi che ronzano attorno alla sua panchina: «Non sono stanco. Sono concentrato, battagliero, penso solo al lavoro per il Milan con lo staff, so benissimo che nel calcio si passa dalle stelle alle stalle con velocità disarmante, ma si può fare il percorso inverso con grande velocità. Mi spiace per chi mi sta vicino perchè soffre». Per il momento le critiche non toccano il tecnico, anche se segnali di nervosismo si sono percepiti già nel post partita di Atene, con un battibecco con un addetto ai lavori in conferenza stampa: «Non mi dà fastidio, fa tutto parte del gioco. Mi piacerebbe capire se si valuta il Milan in base alle prestazioni o al risultato, perchè con l’Aek contava più il risultato ma sono arrivare critiche per la prestazione».