Astori: funerali giovedì a Firenze in Santa Croce
I funerali di Davide Astori si svolgeranno giovedì 8 marzo alle 10 a Firenze, nella Basilica di Santa Croce: la decisione è stata presa dalla Fiorentina insieme alla famiglia del capitano viola scomparso improvvisamente l'altra notte, quando era in ritiro con i compagni a Udine in attesa della gara con la formazione friulana. La camera ardente per l'ultimo saluto a Astori sarà allestita al centro tecnico di Coverciano mercoledì 7 marzo, il giorno dopo l'autopsia a Udine. Intanto la procura di Udine disporrà domani gli esami autoptici sul corpo di Davide Astori.
Lo ha annunciato oggi il procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo aggiungendo che per la morte del capitano della Fiorentina "è stata aperta un'indagine per omicidio colposo a carico di ignoti". L'autopsia dovrà accertare eventuali reati come ad esempio "se qualcuno gli abbia dato qualcosa", ipotesi, che al momento, "è puramente astratta". Il procuratore ha poi precisato che Astori "era già morto da alcune ore quando è intervenuto il medico legale". La procura ha disposto l'acquisizione della documentazione sanitaria relativa a Davide Astori in possesso della Fiorentina e la società calcistica ha dato la disponibilità a fornire il materiale. L'incarico sarà conferito alle ore 10 all'anatomopatologo Carlo Moreschi e al professore dell'Università di Padova Gaetano Thiene, direttore del Centro di patologia vascolare, con specifica competenza in materia. L'autopsia sarà svolta subito dopo. Ai due esperti la Procura conferirà "un quesito il più ampio possibile - ha spiegato il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo - poi decideranno loro in concreto quali esami svolgere". Il conferimento dell'incarico sarà inoltre notificato in giornata ai familiari che potranno decidere se nominare un proprio consulente di parte. Al termine degli esami autoptici la Procura firmerà il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari "già domani pomeriggio o al più tardi mercoledì mattina".
Nessun segno di sostanze in albergo - Il corpo di Davide Astori "è stato trovato nel suo letto, come se si fosse addormentato". Lo ha confermato oggi il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo. "La stanza era assolutamente in ordine. Non è stato trovato niente che ci facesse inquadrare il fatto come un'assunzione di sostanze che potrebbero aver provocato la morte. In ogni caso si tratta della morte di un ragazzo giovane di 31 anni e faremo tutti gli accertamenti che si possono fare". La relazione della prima ispezione esterna eseguita ieri dal medico legale Carlo Moreschi non è ancora stata depositata.
Informalmente però si è appreso che il medico non avrebbe rilevato nessun segno particolare. "Sembra che non abbia sofferto, come se fosse morto nel sonno. Questo rende inesplicabile la cosa accaduta a una persona così giovane", ha aggiunto De Nicolo. L'esame autoptico dunque dovrà accertare se si sia trattato di una morte cardiaca improvvisa, che non dà alcun tipo di sintomatologia, escludendo altre cause "che, se ci fossero, potrebbero essere evidenziate". Tuttavia, "al momento non emergono segnali di alcun tipo. Per questo abbiamo aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. E' una prassi per poter disporre l'autopsia - ha spiegato ancora De Nicolo - . Il nostro dovere è accertare se è successo per una tragica fatalità che nessuno al mondo poteva impedire, e allora il fascicolo verrà archiviato, o se c'era qualcuno cheavrebbe dovuto percepire qualcosa. In quel caso dovremmo vedere chi e cosa".
Procuratore, verificare se ci sono responsabilità - "E' un dovere accertare se la morte di Astori è avvenuta per tragica fatalità o se qualcuno avrebbe dovuto percepire qualcosa". Lo ha detto il Procuratore di Udine, Antonio De Nicolo, sottolineando che "in questo momento non c'è nessuna responsabilità di qualcuno, che ci sembra potrebbe rispondere di qualcosa". L'avvio di questa procedura giudiziaria "ci permette di individuare responsabilità se ci sono in chi lo seguiva". La procura di Udine infine ha disposto l'acquisizione della documentazione sanitaria in possesso della Fiorentina e la società calcistica ha dato la disponibilità a fornire il materiale. Sul fronte investigativo, intanto, la stanza 118, al primo piano dell'ala nuova dell'hotel "Là di Moret", in cui il capitano della Fiorentina Davide Astori dormiva da solo era in ordine e non è stato trovato nulla di anomalo. Il giocatore era steso a letto sotto le coperte. Il malore, un probabile arresto cardiocircolatorio per cause naturali, lo avrebbe colto nel sonno. E' plausibile che il difensore non si sia dunque accorto di nulla. L'ultimo whatsapp Astori lo aveva scambiato intorno alle 23.30 di sabato sera con il compagno di squadra Marco Sportiello, con cui aveva da poco terminato una partita alla play station. Il portiere lo aveva avvisato che aveva dimenticato le scarpe nella sua stanza. Davide gli aveva risposto che le avrebbe prese la mattina seguente.
I familiari di Davide Astori, i genitori e i fratelli del calciatore, hanno passato la notte all'hotel "Là di Moret" a Udine, lo stesso albergo in cui sabato sera Davide è morto, probabilmente nel sonno nel letto della camera 118. I genitori erano stati raggiunti ieri mattina dalla drammatica notizia del decesso del figlio, contattati telefonicamente dai dirigenti della Fiorentina che si trovavano a Udine in ritiro con la squadra. Comprensibilmente sconvolti dal dolore, si sono messi in auto insieme ai fratelli di Davide, e hanno raggiunto Udine intorno alle 15. Poi si sono spostati nelle celle mortuarie dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine dove hanno trascorso tutto il pomeriggio. Ieri pomeriggio la compagna di Astori, Francesca Fioretti, partita da Firenze, è arrivata all'obitorio di Udine nel tardo pomeriggio, seduta sul sedile posteriore di una monovolume, capo chino e gli occhi gonfi di pianto. La compagna è rimasta con Davide e i suoi familiari per oltre un'ora. Poi è ripartita per Firenze. I genitori e i fratelli del capitano sono invece stati riaccompagnati, sempre scortati da una gazzella dei Carabinieri, nell'hotel alle porte di Udine, stretti nel loro dolore. I familiari sarebbero ancora a Udine per sbrigare le ultime pratiche.