Sutton: «Gli arbitri fischiano, noi andiamo avanti lo stesso»
Tentano di scappare Bologna e Sassari, recuperano punti Reggio Emilia e Cremona. Solo la sconfitta di Cantù (asfaltata a Venezia) fa il gioco della Dolomiti Energia al termine della ventiduesima giornata. Ma più che la classifica, il tema del giorno in casa bianconera è l’espulsione di Dominique Sutton per doppio fallo tecnico che molto probabilmente ha condizionato l’anticipo di sabato pomeriggio contro la capolista Ea7 Armani. È indubbio che le due infrazioni fischiate al numero 2 bianconero (per proteste e per essersi aggrappato al canestro) siano costate parecchio all’Aquila visto che Sutton - reduce da due partite sotto tono - a Desio stava mettendo a ferro e fuoco il canestro milanese. Scomparso un punto di riferimento importante soprattutto in attacco, Trento si è un po’ persa e Milano ha potuto portare a casa i due punti con una certa tranquillità.
L’allontanamento da campo, di per sè, non ha alcuna ripercussione automatica e quindi Sutton dovrebbe essere regolarmente in campo domenica a Pesaro, a meno che gli arbitri non abbiano fatto delle note particolari sul referto (in ogni caso lo sapremo oggi).
Dominique, i tifosi a Trento ritengono ingiusto il doppio tecnico fischiato nei suoi confronti sabato sera a Desio: a mente fredda ritiene di essere andato così sopra le righe?
«Posso solo dire che è andata così. Stare a ripensare troppo a quanto successo non aiuta nessuno. Sabato gli arbitri hanno deciso così. Oggi però è un altro giorno, c’è un’altra partita per cui prepararsi ed è quindi meglio concentrarsi sul futuro».
Secondo lei l’espulsione è stata determinante sull’esito della partita? Ritiene sia cambiato il metro di arbitraggio nei confronti suoi e del modo di giocare della squadra da qualche partita a questa parte?
«Tutti sanno che tipo che tipo di squadra siamo e quale sia la pallacanestro che vogliamo giocare. Negli ultimi anni siamo stati sempre una squadra aggressiva, fisica, che vuole difendere forte e con energia. Questo è quello che andiamo in campo a fare ad ogni partita. Fischiare è compito degli arbitri e non ci compete».
Al di là del risultato finale, si è vista un’ottima Dolomiti Energia: aspetti da migliorare per poter essere competitivi contro una squadra forte come Milano in prospettiva playoff?
«Sabato abbiamo fatto una buona partita, siamo stati squadra, ci siamo passati la palla e abbiamo lavorato con energia, giocando alla pari contro Milano. Non possiamo cambiare quanto successo nel finale, possiamo però tornare in palestra da subito e lavorare con attenzione per prepararci alla trasferta di Pesaro. Sarà una partita delicata, importante. Lo sappiamo, e faremo di tutto per farci trovare pronti domenica prossima».
Oggi in Europa è la festa del papà (negli Usa è a metà giugno, ndr), cosa significa stare gran parte dell’anno lontano dalla famiglia. Vi sentite tutti i giorni con i suoi figli? Seguono le sue partite?
«Certo, parlo con loro tutti i giorni. Seguono le partite, chiedono se vinciamo o perdiamo ma non fanno troppe domande sul tema». D.B.