Torneo Old del Crociato, a Trento in azione i veterani del rugby
Sabato 14 aprile al campo da rugby di Via Fersina, patrocinato dall'Asd Rugby Trento e organizzato dai Crociati Anteriori Old Rugby Trento, si terrà la prima edizione del «Torneo Old del Crociato» per rugbisti over 35. Si tratta di un quadrangolare che vedrà impegnate, dalle ore 14 in poi, i Gnàri de Brésa di Brescia, gli Old Kings di Bolzano e i Vèci Moltoni di Vicenza oltre alla franchigia territoriale del Trentino, i T.O.R. (Trentino Old Rugby) in cui confluiscono i già citati Crociati Anteriori con gli Old Lions Rovereto, i Colesterold dell'Oltrefersina ed altri old di squadre parietà della provincia.
Come sempre accade in questi tornei, non ci saranno premi per i vincitori perché non c'è classifica. Sono partite amichevoli giocate per il semplice piacere di farlo perché a vincere sia lo sport e soprattutto l'amicizia. Questo non vuol dire che l'agonismo sia bandito dal campo. Solo che inizia e finisce tutto lì, dentro al perimetro di gioco e al fischio dell'arbitro.
Il rugby Old è una disciplina amatoriale con regole leggermente «addolcite» rispetto al rugby professionistico: la mischia è no-contest e vince chi introduce l'ovale; non si alza l'uomo nelle touche (il fallo laterale), non esiste la contro-ruck e quando il placcato va a terra e un suo compagno viene a sostegno, la fase termina.
Perticolare attenzione viene fatta all'età dei partecipanti che viene segnalata dal colore dei calzoncini: rossi per chi ha superato i 64 anni (può essere fermato solo abbracciandolo), oro per chi ha superato i 69 anni (si può ostacolare solo facendo muro) e viola per chi ha superato i 70 anni e non può essere ostacolato in nessun modo ma può portare palla per un massimo di venti metri. Questi tornei sono anche l'occasione per vedere all'opera ex giocatori professionisti che, nonostante età ed acciacchi, hanno ancora tanta voglia di divertirsi e di giocare, spesso facendo da chioccia a volenterosi neofiti che, magari seguendo le orme dei figli, hanno deciso di provare a cimentarsi in questo affascinante gioco.
La naturale conclusione del gioco è il terzo tempo dove ci si siede a tavola tutti insieme (arbitro compreso) per bere e mangiare all'insegna dell'allegria e dell'amicizia. Uno spettacolo dopo lo spettacolo ormai raro da vedere in altre discipline, con il rispetto ed il sorriso che vincono qualsiasi screzio di gioco.
Per gli spettatori sarà una festa garantita anche dall'attività della «piastra» che sfornerà squisiti panini caldi con i quali calmare i morsi della fame durante i match.