F1, Ferrari a Baku per riscattare Shanghai
Ripartire subito dopo la mezza delusione del Gp di Cina. La Ferrari sbarca in Azerbaigian con il preciso intento di dimenticare subito il passo falso di Shanghai dove le Rosse al via dalla prima fila si sono dovute accontentare del terzo posto di Kimi Raikkonen e dell’ottavo di Sebastian Vettel le cui speranze di vittoria si sono infrante nell’impatto con la Red Bull di Verstappen.
Una mancata vittoria quella di Vettel in Cina che non ha tolto, però, la leadership al tedesco nel Mondiale anche grazie alle difficoltà incontrate dalle Mercedes che, a differenza degli ultimi anni in cui hanno dominato in lungo e in largo, dopo tre gare non sono ancora salite sul gradino più alto del podio. Il tedesco della Ferrari guida ora la classifica iridata con 54 punti, 9 in più del campione del mondo Lewis Hamilton seguito dal compagno di squadra Valtteri Bottas a quota 40.
Quarto grazie al trionfo a Shanghai con la sua Red Bull Daniel Ricciardo salito a 37 punti davanti all’altro ferrarista Kimi Raikkonen (30 punti).
Sul circuito semicittadino di Baku, Vettel potrà contare su una SF71H che finora si è dimostrata molto solida e veloce sia in qualifica che in gara nei primi tre Gp, molto diversi tra loro. E così a Maranello «ci si prepara - già dal fine settimana - a questo Gran Premio su un tracciato tutto particolare e senza compromessi», come spiega il sito media del Cavallino Rampante. Sei chilometri in senso antiorario, una ventina di curve, quasi tutte ad angolo retto, nella parte vecchia della capitale, il «gomito» più stretto del mondiale nel passaggio alla Torre della Vergine e, per finire, due chilometri a tutto gas lungo la Prospettiva affacciata sul Mar Caspio. Che di notte è anche piuttosto suggestivo. Anche gli assetti sono senza compromessi: il lungo tratto rettilineo impone un’aerodinamica a basso carico, per sfruttare tutta la velocità e per poter attaccare e difendersi in gara. Anche se il manto stradale viene preparato in vista del Gran Premio, certe caratteristiche negative dei tracciati cittadini (come la sgradita presenza di sacchetti di plastica) sono quasi inevitabili. La scelta delle gomme è orientata verso le mescole morbide con soft, supersoft e ultrasoft.
E a proposito di gomme - spiega la Pirelli - la gamma può quindi considerarsi di due step più morbida rispetto al 2017: per le mescole 2018, più tenere di uno step rispetto allo scorso anno; e per le tre selezionate, con il debutto della ultrasoft su questo circuito. «Il Gran Premio dell’Azerbaigian - spiega Mario Isola, responsabile Car Racing Pirelli - dovrebbe disputarsi in condizioni diverse quest’anno, visto che si terrà due mesi prima e con temperature probabilmente più basse rispetto alla scorsa stagione, quando la temperatura asfalto aveva superato i 50 gradi. Con i nuovi regolamenti, la nomination nel 2017 era stata forse un pò troppo conservativa e non vennero praticamente usati i P Zero White medium. Per il 2018 abbiamo nominato mescole più morbide: ciò dovrebbe portare a un’ampia varietà di strategie, come si è visto nelle ultime due gare in Bahrain e Cina».