Russia 2018, sbarca il Brasile Per Neymar prove da star
Il Brasile irrompe sulla scena mondiale e conquista subito la platea dell’aeroporto di Sochi.
Nell’attesa che le stelle in maglia verdeoro illuminino le notti iridate di Russia 2018 è scattata l’operazione-simpatia, generata dalla Neymar-mania, anche se ancora il cuore dei tifosi locali non sembra essersi troppo scaldato. Nella stazione balneare sede del ritiro della Selecao a suscitare curiosità sono anche i big del Real Madrid che ha da poco conquistato la terza Champions League consecutiva.
Da Marcelo a Casemiro e poi il portiere romanista Alisson, pure lui protagonista delle notti di Champions, mentre Neymar fa prove da star e il suo arrivo non è certo passato inosservato.
Il vero battesimo del fuoco, per misurare l’indice di popolarità del Brasile presso i tifosi russi, tuttavia, è in programma domani, quando la squadra sosterrà il primo allenamento a porte aperte. Un appuntamento imperdibile per chi ama il calcio virtuoso e vuole ammirare da vicino i campioni più celebrati.
Questa volta la Playstation c’entra poco: è tutto vero. La squadra guidata da Adenor Leonardo Bacchi, detto Tite, che qualcuno ha inserito nella corsa alla panchina del Real Madrid - rimasta scoperta dopo l’addio di Zidane - esordirà nel Mondiale domenica 17, contro la Svizzera, quando in Italia saranno le 20.
L’esordio della Selecao nel Girone E già «rappresenta un punto di snodo», come ha spiegato il ct, dopo la vittoria in amichevole sull’Austria. «Perchè le successive partite contro il Costarica (venerdì 22) e la Serbia (mercoledì 27) non possono essere considerate delle pure formalità», le parole del ct. Che ha elogiato ancora una volta Neymar, autore di un gol favoloso contro gli austriaci: «Quando gli arriva il pallone nella trequarti avversaria è un giocatore devastante, davvero incontenibile».
Il fantasista del PSG, che fa impazzire Florentino Perez, ha ricominciato da poco a incantare e a distribuire grandi giocate, dopo il lungo infortunio. Al Mondiale tutti lo aspettano, così come aspettano il suo ex compagno (e amico) del Barcellona, Leo Messi, con la sua Argentina. C’è attesa anche per la Spagna che trema per il centrale difensivo Gerard Piquè, fermato in allenamento dal ginocchio, lo stesso che lo ha tormentato per una stagione intera, senza però impedirgli di giocare. Ma il Mondiale, si sa, è tutta un’altra storia e Piquè non può mancare forse all’ultimo appuntamento con la coppa che sollevò nel 2010 a Johannesburg.