Mondiali, oggi si parte Alle 16.30 Russia-Arabia
Ora non resta che giocare. Tutto, infatti, è ormai pronto per il calcio d'inizio di oggi quando allo stadio Luzhniki di Mosca si affrontano Russia e Arabia Saudita nel "derby del petrolio". Ma anche il match degli "scarponi", visto che le nazionali occupano, rispettivamente, il 70° e il 67° posto del ranking Fifa. Ovvero le due più basse in gara. Insomma, tutto Vladimir Putin non può avere: ha già portato a casa l'agognata vetrina globale per rilanciare l'immagine del Paese. E pazienza se fra i leader ospiti non c'è nemmeno un grande del mondo.
Certo, quando la Russia del leader Aleksandr Golovin (foto) si mosse per fare la sua offerta alla Fifa, nel 2009, le cose apparivano sotto una luce ben diversa. La nazionale era arrivata in semifinale agli europei del 2008 e poteva contare giocatori del calibro di Andrei Arshavin, futura stella dell'Arsenal. Tanto che a Mosca c'era chi già puntava a vedere la squadra in finale ai mondiali "di casa". Un film ormai irrealizzabile. Josè Mourinho, nella sua rubrica su RT, il network multilingua del Cremlino, si è spinto a immaginare una Russia agli ottavi (contro la Spagna) ma nulla più. E sarebbe un risultato già dorato, per giocatori e fan.
Per Putin oggi è la giornata X. Alle 17.30 (16.30 italiane) avrà inizio la cerimonia d'inaugurazione, con la performance musicale di Robbie Williams e la soprano Aida Garifullina - nonchè la comparsata dell'ex fenomeno Ronaldo. Poi, alle 17, finalmente si parte. «Pregate per un miracolo», ha detto l'ex Take That ai tifosi russi. «Io farò lo stesso come tifoso della nazionale inglese». Allo stadio Putin sarà accompagnato dal principe ereditario saudita Mohammad bin Salman Al Saud, ospite di riguardo per ovvie ragioni sportive. Detto questo, a Luzhniki, ci tiene a far sapere il Cremlino, ci saranno oltre 20 fra capi di stato e di governo; per quanto dalla lista resa nota spicca l'assenza di leader occidentali. «La lista dei nostri ospiti viene aggiornata di continuo», ha detto il portavoce di Putin Dmitri Peskov. Che ha poi ricordato come il presidente russo desideri vedere a Mosca, per la partita inaugurale ma non solo, tutti i colleghi leader, incluso Donald Trump, al quale il Cremlino ha rinnovato l'invito. E chissà, vista la vittoria riportata dal Nord America nella gara per aggiudicarsi la Coppa del Mondo 2026, dove la parte del leone la faranno proprio gli Stati Uniti, non è forse così folle immaginare una visita del presidente Usa a Mosca, magari per la finale.