Us Open amari per gli azzurri Resta solo Fognini
La «squadra» azzurra in gara agli Us Open perde colpi ed elementi e si riduce all’osso. Dopo l’uscita di scena di Camila Giorgi, unica italiana al via nel tabellone femminile, battuta da Venus Williams, hanno perso questa notte Andreas Seppi, Paolo Lorenzi e Lorenzo Sonego. L’ultimo superstite fra i tennisti azzurri è Fabio Fognini, che oggi torna in campo (per il suo secondo turno) contro l’australiano John Millman. Fra i «big» avanzano Nadal, Del Potro, Wawrinka e Raonic; mentre si arrende al quinto set Murray. In campo femminile proseguono la loro corsa Serena Williams, Azarenka e Stephens ma saluta New York la spagnola Muguruza.
Ha sfiorato il colpaccio Seppi, che si è arreso solo al quinto set di fronte al canadese Denis Shapovalov, numero 28 del ranking e del seeding. Il 34enne di Caldaro, alla quindicesima avventura sul cemento di Flushing Meadows, dove tre volte ha raggiunto il terzo turno (2008, 2013 e 2015) ha messo alle corde il rivale più giovane di 15 anni ed è anche stato avanti per due set a uno: 6-4 4-6 5-7 7-6 (2) 6-4, dopo tre ore e 47 minuti, il punteggio in favore del talentuoso mancino nato a Tel Aviv da genitori canadesi.
«Non ho accusato particolarmente la fatica - ha sottolineato Seppi a fine partita - e comunque sono riuscito a fare match pari per quasi quattro ore con l’anca e il ginocchio sinistro così così, oltre agli antibiotici che ho dovuto prendere per la dissenteria. Mi chiedo come sarebbe andata a finire se fossi stato meglio. Rimpianti? Probabilmente quel primo set perso male dopo essere stato avanti di un break. Serviva maggiore concentrazione e solidità». «Ho poi vinto il secondo e nel terzo ho rimontato il break di svantaggio. Peccato per il tie break del quarto in cui ho giocato male: ho commesso troppi errori. Nel quinto ho recuperato subito il break di svantaggio e sul 3-3 avrei dovuto vincere il game. Invece da destra non servivo mai la prima e lui alla quinta occasione mi ha strappato la battuta allungando in modo decisivo», ha aggiunto Seppi.
Lorenzi, numero 94 Atp, alla settima partecipazione al Major della Grande Mela dove dodici mesi fa avevaa raggiunto per la prima volta in carriera gli ottavi di finale (i primi in uno Slam), ha ceduto all’argentino Guido Pella, numero 66 del ranking mondiale.
È finita 7-5 6-0 6-2 per il tennista sudamericano, dopo due ore e otto minuti di gioco.
Sonego, 23enne torinese, numero 121 del ranking Atp, ripescato come lucky loser, ha ceduto contro il russo Karen Khachanov, numero 26 Atp e 27esima testa di serie del seeding, per 7-5 6-3 6-3. L’azzurro, alla prima presenza nel tabellone principale degli Us Open, ha opposto una certa resistenza nel primo set, quando ha anche fallito un paio di palle break, prima di cedere il turno di battuta sul 5 pari. Nel secondo e terzo parziale Kachanov ha decisamente preso il sopravvento.
Oggi torna in campo Fognini. Il 31enne di Arma di Taggia, numero 14 del ranking Atp e del seeding, troverà dall’altra parte della rete l’australiano John Millman, numero 55 Atp: tra i due non ci sono precedenti.
La sfida di grande fascino al terzo turno tra due «past champions» come Juan Martin Del Potro e Andy Murray, che un pò tutti pregustavano da quando è stato effettuato il sorteggio degli Us Open, non ci sarà. Se l’argentino, numero 3 del ranking mondiale, vincitore di questo torneo nel 2009, ha rispettato il copione non concedendo scampo alla statunitense Denis Kudla, numero 72 Atp (6-3 6-1 7-6 lo score), si è invece interrotto al secondo ostacolo il cammino dello scozzese, tornato a disputare uno Slam dopo oltre un anno. Il 31enne di Dunblane, attualmente numero 382 Atp dopo la lunga assenza per l’infortunio all’anca, con successiva operazione a gennaio, ha ceduto in quattro set allo spagnolo Fernando Verdasco, 31esima testa di serie: 7-5 2-6 6-4 6-4 il punteggi. Rafa Nadal ha archiviato in chiusura di programma sull’Arthur Ashe Stadium la pratica Vasek Pospisil in un paio di ore: 6-3 6-4 6-2 per il mancino spagnolo, detentore del titolo maschile.
Un segnale importante è quello lanciato da Stan Wawrinka, vincitore del titolo a New York due anni fa, battendo Novak Djokovic, per la prima volta al terzo turno di uno Slam dopo la doppia operazione al ginocchio sinistro sostenuta nell’agosto 2017. Dopo aver estromesso all’esordio Grigor Dimitrov, numero 8 della classifica mondiale e del seeding, il 33enne di Losanna, risalito nelle ultime settimane al numero 101 Atp (in tabellone grazie a una wild card), ha dovuto battagliare (sono le sue testuali parole) per avere ragione del 20enne francese Ugo Humbert, numero 139 Atp, proveniente dalle qualificazioni: 7-6 (5) 4-6 6-3 7-5 lo score in favore dello svizzero. Ora troverà dall’altra parte della rete il canadese Milos Raonic, numero 24 Atp, che ha dominato (6-4 6-3 6-4) contro il francese Gilles Simon.
Ha invece dovuto far ricorso al quinto set Dominic Thiem per approdare al terzo turno. L’austriaco, numero 9 Atp e del tabellone, ha sofferto per tre set la verve e la determinazione dello statunitense Steve Johnson, numero 36 della classifica mondiale. Thiem ha vinto col punteggio di 6-7 (5) 6-3 5-7 6-4 6-1.
Fra le donne ha rischiato il ko una beniamina di casa, ovvero Sloane Stephens, che ha dovuto sudare (nel senso letterale del termine visto il caldo asfissiante) per staccare il pass per il terzo turno. Vittorie comode per Serena Williams (con una nuova mise in tulle color lavanda), Elina Svitolina, Karolina Pliskova e Victoria Azarenka. Delude ancora, infine, Garbine Muguruza.
Tutto facile per Serena, accreditata della 17esima testa di serie nonostante sia numero 26 Wta. La 36enne americana si è sbarazzata in poco più di un’ora, con un doppio 6-2, della tedesca Carina Witthoeft, numero 101 Wta. Al terzo turno sfiderà Venus. Solo una volta che le due sorelle si sono affrontate nella prima settimana di uno Slam: 20 anni fa agli Australian Open. Sarà la sfida numero 30 in famiglia con Serena al momento in vantaggio per 17-12.