«Fate giocaredi più gli italiani» Roberto Mancini striglia i club
Prima gli italiani. Nulla di politico, nel messaggio del ct azzurro Roberto Mancini, ma l'allarme lanciato dal ritiro dell'Italia sa di appello nazionale.
Il primo raduno, dopo la pausa estiva e i Mondiali che hanno visto l'Italia soltanto spettatrice, diventa per Mancini l'occasione per inviare un messaggio strigliando i club: «Fate giocare gli italiani». Un appello per ricordare che solo risolvendo questo problema la Nazionale può rilanciarsi «perché di giocatori bravi ne abbiamo ma alcuni stanno in panchina mentre al loro posto giocano stranieri meno dotati».
Il ct azzurro è a Coverciano per preparare le prime gare della neonata Nations League, venerdì a Bologna con la Polonia e lunedì 10 settembre a Lisbona con il Portogallo. Secondo alcuni dati 12 anni fa i calciatori di A convocabili in Nazionale erano circa il 60%, oggi sono il 30%. «Mai come adesso giocano pochi calciatori italiani, è il momento più basso, dobbiamo quindi inventarci qualcosa: tra Under 19, 20 e 21 abbiamo giovani di qualità però devono poter giocare come accade all'estero. Serve più coraggio». Parole che suonano come una tirata d'orecchi anche ai tecnici: intanto Mancini sfrutterà queste convocazioni allargate.
«Ho chiamato Zaniolo pur non avendo mai giocato in A perché è un Under 19 arrivato in finale agli Europei. Quindi perché non può giocare nella massima serie? - la sua riflessione - Come dissi a giugno sono molto fiducioso perché di calciatori bravi ne abbiamo, vanno solo fatti giocare, speriamo succeda, noi da qui cerchiamo di lanciare un messaggio forte. Gagliardini fuori dalla lista Champions dell'Inter? Non entro nelle scelte dei club, però diversi giocatori italiani che stanno in panchina sono migliori di certi stranieri titolari...».
È il centrocampo il reparto adesso con maggiori problemi, di qui il ritorno di Benassi che ha iniziato alla grande con la Fiorentina: «Lo seguiamo da tempo e comunque ha fatto tutte le giovanili azzurre. Bernardeschi? Potrebbe anche essere impiegato da mezza punta dato che nel mezzo abbiamo qualche difficoltà per lo scarso utilizzo dei vari Pellegrini, Cristante, Gagliardini e non solo. Verratti dovrebbe tornare nel prossimo raduno, ci sarà utile». Ma non è escluso il ritorno anche di qualche "senatore" come De Rossi: «Ci ho parlato ma non ha certo bisogno di essere valutato da vicino, se servirà per una sfida decisiva lo chiameremo, è a disposizione. Se vale pure per Buffon? Vale per tutti quelli che giocano».
Capitolo portieri, Mancini ne ha convocati ben 4: «Nessun problema di gerarchie, chi è titolare ovviamente è avvantaggiato. Avrei chiamato Meret ma è infortunato così ecco Cragno che sta facendo bene, Perin mi auguro trovi presto spazio. Giocheremo due gare in 72 ore quindi cambierò molto».
Il che riguarderà pure l'attacco: «Da Belotti mi aspetto torni quello di un anno fa prima degli infortuni, spero proprio torni l'ariete che ha dimostrato di essere l'anno scorso. Balotelli? Credo abbastanza bene anche se ha giocato una sola gara. Se è dimagrito? 8-9 grammi...» ride il ct incuriosito di vedere come si comporterà la sua Italia ora che si farà sul serio: «Siamo l'Italia, dobbiamo giocare bene e riuscirci in fretta». Anche così si spiega il suo appello.