Giro 2019, si parte da Bologna Si scalano Manghen e Rolle
Il tracciato del Giro d’Italia 2019 ormai sta per essere completato, con tutte le tessere che in questi giorni si stanno mettendo a posto. La prima notizia, dall'Adige pubblicata sul giornale di ieri, è quella della partenza: l’11 maggio prossimo sarà Bologna ad ospitare il prologo. Tramontata l’ipotesi che il Giro muovesse da Sud, precisamente da Matera che il prossimo anno sarà capitale europea della cultura, è stato il capoluogo emiliano a spuntarla. E non sarà un prologo normale, ma una cronoscalata di cinque chilometri che dal cuore della città porterà i corridori al colle di San Luca. E così, oltre al fascino della località, il percorso incornicerà anche la classifica: in una prova di questo tipo i favoriti dovranno subito gettare la maschera per evitare di essere zavorrati da pesanti ritardi già dopo il primo giorno.
Ma la partenza da Bologna non è l’unica novità. È ormai quasi certo che ci sarà anche una tappa che da Treviso porterà la carovana a Feltre dopo aver scalato il Passo Manghen e il Passo Rolle. Il tracciato passerà tra i paesi della Valle di Fiemme, per svoltare poi a Predazzo in direzione Bellamonte, ricalcando così la granfondo Sportful Dolomiti Race. «Non c’è ancora l’ufficialità, ma si sta lavorando a quest’ipotesi», ha spiegato il presidente dell’Apt della Val di Fiemme Renato Della Giacoma, lasciando aperta l’ipotesi che da alcuni giorni si sta facendo largo.
Le altre suggestioni sono date dall’arrivo di una tappa alle mitiche Tre Cime di Lavaredo e la Cuneo-Pinerolo sul percorso della leggendaria impresa di Fausto Coppi nel 1949. Sarà così celebrato il centenario della nascita dell’Airone di Castellania. Dunque l’arrivo il 2 giugno a Verona.
Tornando alla partenza da Bologna, l’edizione 2019 prende le mosse dalle Due Torri, come accadde già nel 1994, edizione passata alla storia per aver rivelato il primo Pantani.
Ma il Giro 2019 avrà molte occasioni di mostrare l’Emilia-Romagna. Il 12 maggio si arriverà a Ravenna, partendo dalla Toscana - da Vinci, la città natale di Leonardo che darà alla giornata un aspetto culturale oltre che sportivo - mentre il 13 maggio da Ravenna si giungerà a Modena, quasi sicuramente con un tracciato piatto e un arrivo adatto ai velocisti.
Dunque, dopo esser scesa fino in Puglia passando da Toscana, Lazio e Campania ed esser risalita attraverso l’Abruzzo (possibile una frazione all’Aquila dieci anni dopo il terremoto) e le Marche, la carovana rosa tornerà sulle strade dell’Emilia-Romagna, precisamente stavolta in Romagna con un’altra cronometro, questa classica, lunga una trentina di chilometri, da Riccione a San Marino, a metà del suo cammino. Da lì poi il Giro proseguirà verso Nord, sule montagne dolomitiche e poi all’arrivo di Verona.