Figc, Gravina scende in campo Domani scadenza candidature
Un weekend decisivo per la Federcalcio: è arrivato il sostegno a Gabriele Gravina da parte delle componenti amiche e la candidatura è stata depositata in Figc. Domani la scadenza dei termini per presentare un nome alternativo in vista delle elezioni del 22 ottobre.
Al momento il solo candidato resta il presidente della Lega Pro, che ha prima raccolto il plauso dei delegati dei Dilettanti, che da soli rappresentano il 34% del peso elettorale, poi è volato in via Allegri per ufficializzare la sua corsa, depositando anche il programma, dal titolo ‘Una nuova Federazione. Il calcio italiano di nuovo in giocò. Dalla sua parte certo anche l’appoggio di Aiac e Aia, per un totale di almeno il 63%. Anche se Gravina non dispera nel raccogliere altri voti, di una Lega di A al momento indecisa ma che comunque difficilmente entro domani notte riuscirà a presentare un nome alternativo.
Auspicando che «in futuro il presidente dovrà per forza essere espressione della Serie A» e pur condividendo gran parte dei punti del programma della maggioranza, il presidente di A Gaetano Miccichè ieri aveva anche ammesso: «Abbiamo lavorato sin dall’inizio sul programma, ritenendolo più importante del nome». Parole condivise dallo stesso Gravina: «Ho apprezzato molto la posizione della Lega di A e indirettamente quella della Lega di B - le parole di Gravina - perchè mi sembra che siano state due scelte di grande responsabilità. Abbandonando le individuazioni piuttosto miopi legate alla persona e puntando tutto sui contenuti».
Piuttosto, Gravina se la prende con Damiano Tommasi, presidente dell’AssoCalciatori, per la scelta di scendere dal carro in un momento così delicato: «Mi spiace che resti sordo alla nostra richiesta di partecipare al rilancio del calcio italiano: la scelta del distacco è immorale, il disimpegno è colpevole», ha detto Gravina ai delegati della Lnd che a Roma hanno eletto i loro consiglieri (su cinque nominati, due sono donne in rispetto delle pari opportunità) e hanno salutato la sua candidatura con un forte applauso. Gravina rivedrà Miccichè lunedì e non dispera di riuscire a convincere anche Lega di A e di B: «Sarebbe un segnale forte al nostro interno - sintetizza il candidato - ma anche un messaggio di grande capacità verso l’esterno».
Di altro spessore gli auspici del suo alleato più ambizioso, Cosimo Sibilia, che prima ha sottolineato il suo passo indietro come «scelta per il bene di sistema», poi ha lanciato un messaggio all’interno della stessa maggioranza: «L’incontro con Miccichè? Gravina sa bene che il programma, che noi come componenti sosteniamo al momento, non si deroga». E se da un lato «l’auspicio è che la Lega di A possa essere insieme a noi protagonista di un nuovo futuro della Federcalcio», dall’altro Sibilia avverte: «Sono convinto che la base elettorale su cui può contar Gravina sia sufficiente per raggiungere quell’obiettivo e i risultati importanti alla Figc».