Dal Real al Bayern, per le big un autunno davvero nero
Psg e Juventus a punteggio pieno e padroni dei rispettivi campionati e poi settembre nero per tanti top club: Barca, Real, Bayern e Manchester United in crisi, Monaco verso la retrocessione. È un panorama in chiaroscuro, tra conferme e tante sorprese, quello che fotografa i maggiori campionati europei alla pausa delle nazionali di inizio ottobre.
Dopo una decina di gare gli scenari sono diversificati: in Premier c’è un terzetto in testa e 5 squadre in due punti, in Liga comanda il Siviglia con 7 squadre in 2 punti, in Bundesliga guida il Dortmund e ci sono 5 formazioni in 3 punti.
A punteggio pieno ci sono Juventus con otto en plein (10 con la Champions), il Psg con nove (ma c’è un ko col Liverpool in Champions) e il Psv con otto (ma due sconfitte in Champions).
Altre 11 non hanno mai perso: Genk, Dinamo Zagabria, Benfica, Braga, Stella Rossa, Slovan Bratislava, Ferencvaros, Dortmund, Manchester City, Liverpool e Chelsea.
Curiosa e inedita la classifica marcatori: guida il brasiliano dello Shakhtar Junior Moraes con 10 gol in 11 gare, secondo Platek del Genoa con 9 in 7 . Il polacco ha fatto meglio di campioni come Mbappè, Neymar con 8. Altra sorpresa l’ex milanista Andrè Silva del Siviglia con 7 come Hazard, a 6 ci sono Messi, Insigne e Alcacer del Dortmund, Cavani e Kane sono a 5, Ronaldo a 4.
SPAGNA: Regine in crisi e Siviglia in testa. Il Barca (-1) zoppica e non vince da quattro turni e insegue con l’Atletico che si è ripreso dopo un inizio lento. A -2 c’è il Real sull’orlo di una crisi: non segna dal 22 settembre e da allora ha collezionato un pari e due sconfitte (tre con la Champions).
Lopotegui è a rischio esonero.
INGHILTERRA: addirittura un terzetto al comando col continuo Chelsea di Sarri e di Hazard che ha raggiunto il City di Guardiola e il Liverpool di Klopp, in frenata dopo un inizio irresistibile. Mancano i gol di Salah (fermo a 3). Tottenham regolare, Arsenal in ripresa (entrambe a -2) mentre anche Mourinho è in bilico: l’United (scivolato a -7) ha ribaltato la gara col Newcastle dopo un filotto di due pareggi e tre sconfitte e un dissidio strisciante con Pogba.
GERMANIA: dopo un poker di vittorie il Bayern si è smarrito inanellando due pari (uno in Champions) e due sconfitte che l’hanno fatta precipitare al sesto posto col tecnico Kovac in bilico. Guida (+4) il Dortmund di Paco Alcacer e Witsel. Segue a -3 un quartetto eterogeneo con Lipsia, Moenchengladbach, Brema e Hertha. Hanno dato segni di risveglio ma sono lontane (-10 e -11) il Leverkusen e lo Schalke.
FRANCIA: imbarazzante dominio del Psg che ha vinto le 9 partite con almeno tre gol segnati e una straripante superiorità.
Nell’ultima gara 5-0 al quotato Lione con poker di Mbappè in 13’. A distanza abissale seguono il sorprendente Lilla (-8), il Marsiglia di Garcia è a -11, il Lione di Fekir a -13. Il Nizza di Balotelli è a-17, ma peggio di tutti c’è l’irriconoscibile Monaco di Falcao che è terzultimo a -18, in una china pericolosa verso la retrocessione.
Negli altri campionati europei c’è una situazione di equilibrio, con due squadre in testa, in Portogallo (Benfica e Braga, ma il Porto tallona a -2), in Polonia (Lechia e Legia) e in Repubblica Ceca (Slavia e Plzen). Fughe conclamate in Svizzera (Young Boys +11), in Austria (Salisburgo +9), in Russia (Zenit +6 sul Krasnodar col Cska a -9), in Serbia (Stella Rossa +7), in Olanda (Psv +5 sull’Ajax), in Ungheria (Ferencvaros +5 sull’Honved). Tutto da decidere in altri paesi: +1 in Belgio il Genk sul Bruges, in Romania lo Steaua sul Cluj, +2 in Bulgaria il Levski sul Ludogorets, in Grecia il Paok (con l’Olympiacos quarto a -3), in Scozia l’Hearth sull’Hibernians (col Celtic a -3), in Ucraina lo Shakhtar sulla Dinamo Kiev. In Turchia il Galatasaray guida con un +3 sul terzetto Basaksehir, Besiktas e Kasimpasa mentre il Fenerbahce a -8 è in piena zona retrocessione.