Circolo Tennis Trento, è salvezza Battuta L'Aquila ai playout
Se il tennis è lo sport del diavolo, il tennis dei campionati a squadre è ancor più diabolico. A qualsiasi livello. Dalla Coppa Davis all'ultima categoria della serie D, quando si gioca per una squadra, anche uno sport individuale assume connotati del tutto particolari. Intervengono emozioni, sensazioni, situazioni altrimenti improponibili, capaci di stravolgere le ordinarie gerarchie e di ribaltare i pronostici più scontati. Ieri in Abruzzo il Circolo Tennis Trento Mediolanum ha corso qualche rischio. Dopo il 5 a 1 del match di andata ai trentini bastava vincere due incontri per uscire dalle forche caudine dei play out e garantirsi la permanenza in serie A2 per la prossima stagione. Ma i giocatori del Circolo Tennis L'Aquila erano pronti alla lotta.
Ha aperto le danze Patrick Prader, tornato in auge come nelle prime giornate del campionato. L'altoatesino non ha sbagliato una palla, è stato straordinario per due set, rendendo del tutto vana la scelta del capitano abruzzese di modificare la formazione dell'andata, scambiando la posizione di Picchione e Iannuzzi. Picchione aveva lottato all'andata per tre set con Prader, mentre ieri il malcapitato Iannuzzi è stato preso letteralmente a pallate in 49 minuti. Il 2.4 Andrea Picchione ha pareggiato i conti, superando in due set un Michelangelo Endrizzi capace di tenere testa all'avversario solo nel secondo parziale. Sul play it di casa, poi, il 2.1 Gianluca Di Nicola e il 2.8 Alberto Iarossi hanno sciorinato due prove pazzesche. «Oggi (ndr, ieri) sembravano due giocatori diversi da quelli affrontati all'andata ? ci racconta un raggiante Stefano Sembenotti, presidente del sodalizio di piazza Venezia ? abbiamo trovato un sacco di gente venuta a tifare per i tennisti di casa».
Sull'1 pari il Trento ha messo in campo lo spagnolo Carlos Boluda Purkiss, finora straordinario interprete di un percorso senza intoppi da quando ha iniziato a difendere i colori gialloblù. «Sul 2 a 0 e palla per il 3 a 0 abbiamo pensato che Boluda potesse asfaltare Di Nicola come all'andata», prosegue Sembenotti. Nulla di più falso. L'abruzzese si è fatto trascinare dalle urla a ogni punto dei tifosi e ha rimontato: 6 a 4 per lui il primo set. Nel frattempo, sull'altro campo Iarossi giocava la partita della vita e si ritrovava 5 a 4 e servizio. Ci è voluta una versione deluxe di Candioli per rovesciare l'andazzo: il buon Eugenio tornava sotto, al tie break recuperava un mini break e al termine di un set sempre in rincorsa era bravo a chiudere alla prima occasione. Un sospiro di sollievo per la panchina trentina. Perché Boluda arrivava sul 5 a 2 nel secondo, ma Di Nicola indemoniato lo raggiungeva. Le cose sembravano mettersi male: Candioli indietro di un break da una parte, con Boluda 5 pari nel secondo dall'altra. In pochi minuti tutto tornava sotto controllo: Boluda si aggiudicava il secondo set e partiva forte nel terzo, mentre Candioli otteneva due break di fila e saliva in cattedra. Toccava a lui regalare la salvezza al Trento, quando con l'ennesimo break sfiancava la resistenza di Iarossi.
Serie A2 - Play out ritorno
Circolo Tennis L'Aquila - Circolo Tennis Trento 1-3
Boluda Purkiss (T) b. Di Nicola (A) 4?6 7?6(3) 6?2, Prader (T) b. Iannuzzi (A) 6?2 6?3, Candioli (T) b. Iarossi (A) 7?6(3) 6?3, Picchione (A) b. Endrizzi (T) 6?0 6?4.