L'Inter deve vincere e tifare Barcellona
Novanta minuti per gli ottavi, con l'orecchio teso anche al Camp Nou. Una partita che per Luciano Spalletti è la gara più importante da quando è all'Inter. Contro il PSV Eindhoven i nerazzurri e il tecnico si giocano un pezzo di futuro, non solo in Champions League: centrare la qualificazioni vuol dire affacciarsi di nuovo tra le sedici squadre migliori d'Europa, riacquistando una fetta di quel blasone perduto. Uno step importante nel progetto di crescita, che al contrario subirebbe un duro colpo in caso di eliminazione.
Stasera lo scoglio, però, sarà duplice: tutto dipenderà non solo dalla gara dei nerazzurri con il PSV Eindhoven a San Siro, ma anche da quanto succederà a Barcellona tra i blaugrana e il Tottenham. Serve fare un punto in più degli inglesi per passare, ma in caso di vittoria degli Spurs nemmeno battere gli olandesi potrà bastare per accedere agli ottavi.
Luciano Spalletti non vuole distrazioni: prima fare il proprio dovere contro il PSV, poi aspettare buone notizie dalla Catalogna. «Dovremo pensare a giocare e vincere la nostra gara, non a quello che deve fare il Barcellona - le parole del tecnico nerazzurro -. Lì ci sono professionisti seri». Raccomandazioni che potrebbero non bastare, visto che Valverde sta pensando ad un robusto turnover per i blaugrana contro il Tottenham.
Un problema che si aggiunge a quelli che Spalletti deve affrontare per i suoi giocatori. Mentre chiude il caso del viaggio di Icardi a Madrid per la Libertadores («Nulla di strano»), il tecnico deve fare i conti con l'emergenza centrocampo. Agli assenti obbligati Joao Mario e Gagliardini, non in lista Uefa, si è aggiunto l'infortunio di Matias Vecino. Il tecnico avrà a disposizione così i soli Borja Valero e Brozovic in mediana, mentre Nainggolan è convocato ma non è al meglio. «Lo valuteremo, c'è il rischio possa ricadere nel suo infortunio». Le scelte del tecnico rimarranno così in bilico fino all'ultimo. La pedina da sfruttare in mediana potrebbe essere Asamoah, se la scelta dovesse ricadere sul 4-3-3, con D'Ambrosio e Vrsaljko sulle fasce. Ma sembra maggiore la possibilità che Spalletti confermi il 4-2-3-1, con l'inserimento di Keita o Lautaro Martinez da seconda punta e la coppia Borja-Brozovic a centrocampo. Una formazione quasi sperimentale, per una squadra che deve ancora crescere. «Abbiamo dimostrato di potercela giocare con la Juventus - ha detto Spalletti -. La differenza è che loro sono più abituati ad avere sempre l'atteggiamento giusto».
Intanto il club ha chiamato a raccolta i tifosi, con gli oltre 60mila di San Siro che saranno protagonisti con una coreografia speciale.