Il rammarico di Pascolo: «Sconfitta amarissima»
«Abbiamo fatto una partita di carattere, in una occasione importante». Nella sala stampa dello Spor Salunu di Ankara Maurizio Buscaglia nonostante la sconfitta è tendenzialmente sereno: la squadra ha eseguito pr gran parte dei 40’ il piano partita. Il risultato finale non la premia, ma questo soprattutto per merito degli avversari.
«Abbiamo avuto un buon impatto gara - spiega il coach bianconero -, controllando bene il ritmo della partita. Nella seconda metà gara tutti sono stati importanti e coinvolti, sia in attacco, dove nel corso del terzo periodo abbiamo fatto un bel lavoro per creare buoni tiri, sia in difesa. E questo è stato davvero importantissimo. Certo ci sono mancati alcuni dettagli, ci sono mancate alcune chiusure difensive, ma dopo una gara determinata come quella che siamo riusciti a disputare oggi non possiamo che fare altro che i complimenti ai nostri avversari, davvero molto bravi, e poi concentrarci sulla gara di campionato di sabato contro Reggio Emilia, che per noi sarà fondamentale, forse chiave, per la nostra stagione».
Ben più sconsolato il commento finale di Davide Pascolo: «Per noi è una sconfitta amarissima, durissima da accettare». L’ala friulana parla di «grande rammarico per una gara che è stata decisa da episodi». «Probabilmente - spiega - nei momenti più importanti loro sono stati più precisi. Almeno ci portiamo a casa la consapevolezza che sappiamo giocarci partite difficili fino alla fine».
Dal canto suo, Burak Goren, coach di Ankara, divide la partita in due parti. «Nel primo tempo non abbiamo giocato sufficientemente duri in difesa e abbiamo fatto troppi errori» spiega. Nell’intervallo, però, la sua sfuriata ha prodotto i risultati sperati: «Nella seconda metà di gara abbiamo fissato alcuni aspetti da seguire e abbiamo vinto. È stato un grande successo per noi perché ci dà la possibilità di qualificarci alle Top 16. Per questo la settimana prossima a Belgrado dovremo giocare un match duro e importantissimo».
«Era uno di quei match da aggredire e portare a casa» attacca l’eroe di serata, l’austro-israeliano Sylven
Landesberg. «Siamo partiti piano, ma nella seconda metà gara siamo saliti d’intensità. Sono molto orgoglioso per quello che ha fatto la squadra. Ora dovremo mantenere questa aggressività anche contro il Partizan».