Sogno Olimpiadi invernali: Trento e Bolzano ci stanno
Le discipline olimpiche previste per il Trentino, nel caso fosse accolta la candidatura dell’Italia per le Olimpiadi invernali del 2026, saranno lo sci nordico, la combinata nordica, il trampolino sci ed il ghiaccio velocità (le prime due i nVal di Fiemme, il pattinaggio a Piné).
Lo rende noto la Provincia di Trento precisando che, «analogamente a quanto approvato oggi dalla Provincia autonoma di Bolzano, anche la Provincia autonoma di Trento sta perfezionando il provvedimento di adesione alla candidatura, che sarà all’ordine del giorno della Giunta provinciale di venerdì prossimo».
La Provincia di Bolzano infatti ha già deliberato ieri: entra nel percorso di candidatura di Milano e Cortina per l’organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026. Al presidente della Giunta provinciale Arno Kompatscher è stato dato mandato di firmare un accordo in tal senso con il Veneto e il Trentino. A copertura del 10 per cento delle spese necessarie alla candidatura è stato stanziato un importo di 116.937 euro.
L’Alto Adige a tal fine metterebbe a disposizione il centro per il biathlon di Anterselva che nel 2020 ospiterà i Mondiali e pertanto sarà a norma, ha detto Kompatscher che ha sottolineato la natura di questa «candidatura rispettosa del territorio che non necessita di nuove opere faraoniche».
L’accordo con Veneto e Trentino, che avrà validità sino al 30 giugno 2019, mette nero su bianco la partecipazione della Provincia di Bolzano alla governance del processo di candidatura, e, qualora l’Italia battesse la concorrenza svedese (Stoccolma), suddivide le 10 discipline olimpiche sui 3 territori.
«Condividiamo pienamente - ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher - la volontà di coinvolgere nella candidatura per le Olimpiadi 2026 non solo la città di Milano e l’area di Cortina d’Ampezzo, ma tutto il territorio delle Dolomiti. Si tratta di un’occasione importante per valorizzare una zona unica al mondo dal punto di vista ambientale e paesaggistico, come confermato dalla tutela Unesco.
Per questo motivo appoggiamo con convinzione l’idea di una candidatura che sia rispettosa del territorio e che non abbia un impatto pesante sull’ambiente grazie all’utilizzo delle strutture esistenti, come il centro biathlon di Anterselva, e senza opere faraoniche».
Oltre al biathlon in Alto Adige, in Trentino dovrebbero svolgersi sci nordico, combinata nordica, salto con gli sci e pattinaggio velocità, mentre il Veneto ospiterà sci alpino, skeleton, bob, slittino e curling.