De Siervo nuovo ad della Lega Calciomercato fino al 31 gennaio
Lotta alla pirateria, contrasto ai divieti di pubblicità delle scommesse e sviluppo del prodotto televisivo. Sono le priorità del nuovo amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, che fin qui l’ha affiancata come advisor alla guida di Infront e ora la guiderà per almeno due anni con l’obiettivo di aumentare i ricavi e ridurre il gap con le altre grandi leghe europee. Intanto la Serie A si è adeguata ampliando la finestra del mercato invernale dal 18 al 31 gennaio, una retromarcia rispetto alla riforma di marzo.
Dopo mesi di stallo, l’assemblea alla terza votazione ha incoronato De Siervo con 15 voti, uno più del quorum, mentre l’ex manager di Sky Matteo Mammì, partito da 7 voti, alla fine ne ha incassati 4. Due candidati con orientamenti diversi sui diritti tv, principale fonte di ricavi per i club e tema che in passato ha creato fratture. Non a caso per prima cosa De Siervo ha assicurato che «la Lega da oggi non è spaccata in due fazioni ma è una sola».
«Luigi è un’ottima scelta, ha le competenze per far crescere i nostri fatturati e il nostro prodotto», la benedizione del presidente della Lega, Gaetano Miccichè, al manager di Firenze, 49 anni, una laurea in Giurisprudenza con lode e un passato in Rai (è stato ad di Rai Com), sposato con tre figli maschi, interisti come lui. De Siervo ha ringraziato il predecessore, Marco Brunelli, 21 anni in Lega come dg, negli ultimi mesi ad a interim, e da fine gennaio in Figc, prima come dg e poi come segretario generale. «Una sfida intrigante», ha detto emozionato Brunelli, che chiuderà il mandato dopo la Supercoppa in Arabia Saudita, dove forse andrà anche De Siervo che ovviamente lascia Infront («La sua nomina dimostra il nostro contributo per far crescere il valore della Serie A», il commento del presidente di Infront Philippe Blatter).
«Mi sento come chi sostituì Guardiola al Barcellona» ha sorriso De Siervo indicando le sue priorità: «Lotta senza quartiere alla pirateria, e protezione delle risorse legate alle betting company». Parteciperà ai prossimi tavoli di confronto con il governo, convinto che «il divieto di promuovere società di scommesse in campo sia un’emerita sciocchezza. Serve un compromesso per non danneggiare il calcio italiano. Il vincolo che il governo vuole, può essere limitato alle televisioni».
Per garantire che le squadre italiane possano competere all’estero, va combattuta anche la pirateria, con 4.6 milioni di utenti abusivi stimati. «Ha numeri giganteschi, l’Italia l’ha accettata come vezzo. Il calcio deve prendere una posizione dura e la politica fare la sua parte», ha detto De Siervo che non si sbilancia sulla prospettiva del canale della Lega, scartata in estate quando i diritti tv sono stati assegnati in extremis a Sky e Dazn. «È presto per dirlo, analizzeremo ogni scenario: dobbiamo concepire contenuti da fornire al maggior numero possibile di persone», è la ricetta del nuovo ad, che conta di vendere i diritti tv nel prossimo biennio e aprire uffici della Lega all’estero. «Due anni - ha ammesso - sono un orizzonte temporale breve ma conto di conquistarmi sul campo la conferma».