«Schumacher era a Maiorca per il compleanno»
Nella settimana che riporta la Formula 1 alla ribalta con le presentazioni delle monoposto 2019 per il prossimo Mondiale si torna a parlare di Michael Schumacher. Sulle condizioni di salute del sette volte campione del mondo resta il più estremo riserbo, ma come già successo più volte negli anni successivi al terribile incidente sugli sci di Meribel continuano a rincorrersi indiscrezioni sul suo conto.
L’ultima in ordine di tempo arriva dalla Germania rilanciata dalla Bild che a sua volta riprende quanto scritto dal settimanale “Bunte”. Secondo il rotocalco, l’ex pilota della Ferrari avrebbe trascorso il suo cinquantesimo compleanno nella villa di famiglia a Maiorca.
In base a quanto scritto dalla rivista tedesca, Schumacher e famiglia sarebbero arrivati nell’isola delle Baleari prima di Natale con l’elicottero della compagnia svizzera Hèli-Alpes.
Schumi avrebbe preso il sole al riparo da una tenda e trascorso il periodo in compagnia della famiglia e del personale addetto alla sua assistenza.
Un compleanno quello per i suoi 50 anni festeggiato all’inizio del 2019, il 3 gennaio, da tutto il mondo della Formula 1 sui social, dalla stessa famiglia Schumacher che ha lanciato un’apposita app e dalla sua «seconda casa», la Ferrari, con una mostra dedicata al museo di Maranello e denominata «Michael 50».
Notizie e indiscrezioni, quelle di oggi, che seguono altre come ad esempio quella di metà dicembre rilanciata da un giornale inglese secondo cui Schumacher non sarebbe più costretto a letto, nè avrebbe bisogno di macchinari per rimanere in vita. L’altra novità positiva sulle condizioni del tedesco erano arrivate direttamente dalle parole del presidente della Fia, Jean Todt, suo capo ai bei tempi della Ferrari vincente che ammise d’aver visto il Gran Premio del Brasile 2018 in Svizzera insieme a lui.
Di ufficiale sul suo conto restano le ultime dichiarazioni della sua famiglia rilasciate su Facebook per ringraziare i tifosi in occasione del cinquantesimo compleanno: «Potete stare certi che è nelle migliori mani e che stiamo facendo tutto quanto umanamente possibile per aiutarlo».