Perché la rimonta impossibile del Liverpool sul Barcellona apre scenari nuovi in Champions
La rimonta impossibile della vigilia si è trasformata nel miracolo di Anfield, teatro di una delle più belle notti europee di sempre nella lunga e gloriosa storia del Liverpool. Perché nonostante le precedenti otto finali, tra Coppa dei Campioni e Champions League, quella raggiunta contro il Barcellona è senza alcun dubbio già entrata nella leggenda calcistica. Non tanto, non solo, per la qualità e l'intensità messa in campo dai Reds. E neppure per il valore di questo Barcellona, che inseguiva la quinta finale europea dell'ultimo decennio. Quanto piuttosto per quella follia che ha spinto i giocatori del Liverpool a credere in un'impresa quotata dai bookmakers locali 120-1 prima del calcio d'inizio. "Anche io pensavo fosse impossibile la qualificazione, ma sapevo che avevamo almeno una chance. Ho chiesto ai giocatori di credere in quell'unica chance", ha rivelato Jurgen Klopp, mago e artefice del sogno che ora cullano tutti i tifosi. Dopo aver assistito da protagonista assoluto all'estasi di Anfield, letteralmente esploso di gioia e commozione al triplice fischio finale: 50mila persone in piedi, sciarpa rossa in mano, a cantare assieme "You'll never walk alone", l'inno del Liverpool. Tornato questa stagione quello dei primi anni '80 quando primeggiava in Inghilterra come in Europa. Per Klopp, che domenica si gioca il titolo della Premier League con il Manchester City (ma Pep Guardiola può contare su un punto di vantaggio), si tratta della quarta finale dal suo arrivo sulle rive del fiume Mersey, la terza in Champions League (una anche alla guida del Borussia Dortmund). Tutte però immancabilmente perse. Quasi un dettaglio dopo l'abbuffata di emozioni vissuta contro i blaugrana.
La pesante sconfitta con eliminazione di Anfield Road apre scenari nuovi e indefinibili per il futuro di Ernesto Valverde sulla panchina del Barcellona. La stima dei vertici del club nei confronti dell'allenatore basco è enorme, come conferma il recente rinnovo contrattuale. Lo 0-4 di Liverpool, tuttavia, apre delle crepe, facendo precipitare le quotazioni del tecnico che già l'anno scorso, a Roma, era andato incontro a un altro clamoroso tracollo con tanto di eliminazione dalla Champions (quella volta nei quarti). Adesso, Valverde potrebbe non essere più considerato un intoccabile; tant'è che, in un sondaggio proposto dal quotidiano Marca, il 70% dei lettori interpellati non vogliono che il tecnico prosegua la propria avventura sulla panchina del Barcellona. E questo a dispetto del fatto che Valverde a febbraio abbia rinnovato il contratto per un'altra stagione con opzione anche per il 2020/21. Adesso, però, si aprono nuovi scenari.