Julio Velasco lascia a 67 anni non allenerà più "Meglio ora, prima del declino"
Dire basta dopo 44 anni di panchina e trionfi non è «semplice sul piano emotivo». Però Julio Velasco, il guru che ha fatto grande la pallavolo italiana portandola sul tetto del mondo, ha deciso di chiudere la sua carriera di allenatore: a 67 anni, il tecnico tornato a dirigere Modena, ha annunciato che è il momento dei titoli di coda. «Ho deciso di chiudere la mia carriera di allenatore - conferma l’argentino, dopo l’annuncio dato dal club emiliano -. Sono rimasto in silenzio fino ad ora e lo farò ancora per un pò, a parte questo scritto, perchè per me è una situazione emotiva molto forte e ho bisogno di stare un pò con me stesso. Questo momento per me non è semplice, ma come molti giocatori hanno smesso di giocare quando ancora erano forti, anch’io ho voluto chiudere la mia carriera quando ancora avrei potuto allenare, senza aspettare il declino».
Una carriera infinita quella di Velasco, classe 1952, e la pallavolo nel cuore: è stato l’allenatore della generazione di fenomeni, quegli azzurri arrivati a vincere con lui il titolo iridato nel 1990 e nel 1994. Tre gli europei conquistati (1989, 1993, 1995). E poi i successi di club a Modena, con la squadra emiliana dominatrice (quattro scudetti di fila dal 1986 al 1989). In giro per il mondo, ha preso per mano e guidato anche altre nazionali come Spagna, Iran e la sua Argentina. Qualche incursione nel calcio, da dirigente nella Lazio di Cragnotti e nell’Inter di Massimo Moratti.
Poi il ritorno a Modena, con cui aveva un altro anno di contratto: ma il mago sotto rete ha giocato d’anticipo. «Velasco è stato, è e sarà per sempre un simbolo della nostra città. A metà anni ottanta Julio ha preso per mano una squadra e l’ha fatta divenire una leggenda e ha fatto si che oggi, Modena, sia unanimemente riconosciuta come culla del volley mondiale» l’omaggio del club emiliano.
Motivatore, tecnico abituato ai trofei, Velasco è la storia della pallavolo. In Italia e con la nazionale ha scritto pagine memorabili, adesso fa un passo indietro e sceglie di stare in silenzio. Perchè da oggi niente sarà più come prima per l’uomo che è la pallavolo e che sotto rete ha vinto tutto: con Modena e da ct azzurro. Mondiali, europei, World League e anche l’argento olimpico. Il signore del volley esce di scena.