Sarri inizia a plasmare la Juve via Mandzukic e Khedira, si torna a spettacolo e velocità
Un giorno per metabolizzare le tante emozioni accumulate all’esordio da allenatore della Juventus e poi via, alla volta della Grecia, per incontrare Cristiano Ronaldo, punto fermo della sua squadra. È appena arrivato ma è già al lavoro Maurizio Sarri, il profeta del bel calcio scelto da Andrea Agnelli per aprire un nuovo ciclo dopo il quinquennio con Allegri.
Quello col fuoriclasse portoghese, in vacanza nel resort Costa Navarino, sarà il primo colloquio voluto da Sarri per avere un quadro generale della situazione. Nessun stravolgimento tecnico nella testa dell’allenatore vincitore dell’Europa League con il Chelsea, ma la volontà di valorizzare le risorse a disposizione. Naturale partire dal cinque volte Pallone d’oro nelle consultazioni per la creazione della nuova Juve che proverà a infilare il nono scudetto consecutivo e a dare l’ennesimo assalto alla Champions League.
Dopo aver presentato il progetto tattico a CR7, Sarri e Paratici torneranno a Torino per proseguire nella pianificazione della stagione, che dovrebbe iniziare tra l’8 e il 10 luglio: raduno alla Continassa, visite mediche e test fisici per chi non è stato impegnato in estate con le nazionali, per poi iniziare gli allenamenti. A seguire la partenza per la tournèe tra Singapore, Cina e Svezia, dove spicca la sfida del 24 luglio contro l’Inter a Nanchino, quartier generale di Suning. Sarri avrà a disposizione una squadra diversa da quella che ha chiuso la stagione con l’ottavo scudetto: oltre a Ramsey, arrivato nel mercato di gennaio a parametro zero, il mercato cambierà ancora la fisionomia della Juventus. Tanta qualità, tecnica e doti fisiche necessarie ma non fondamentali: vicini all’addio sia Mandzukic, centravanti dalle caratteristiche che mal si sposano con il sarrismo, che il tedesco Khedira e il francese Matuidi.
Proprio dalla Francia potrebbe arrivare l’altro colpo a sorpresa di Paratici, un altro «parametro zero»: Adrien Rabiot, centrocampista classe 1995 del Paris Saint-Germain, sarebbe a un passo dalla Juve. L’accordo tra la mamma-procuratrice e Paratici pare ormai scontato: 10 milioni di commissione, 7.5 al nazionale francese, messo fuori rosa dai parigini visto il rifiuto di firmare il rinnovo. Una battaglia che ha favorito la Juventus, vicina a un calciatore che nelle intenzioni di Sarri sarà quello che è stato Hamsik per il suo Napoli.