Europa League: il Toro affonda contro i Wolves
Delusione Toro battuto, (3-2) dal Wolverhampton. Poteva essere un fiasco totale, evitato con il rigore di Belotti, uscito poi dolorante al 90. Ribaltare la sconfitta tra una settimana, vincendo con due gol di scarto (o dal 4-3 in su) è davvero un’impresa. Nell’andata dei playoff di Europa League per entrare nella fase a gironi, il Wolverhamton si dimostra nettamente superiore.
Bocciato quasi su tutta la linea il Toro europeo, ma identico all’anno scorso perchè il mercato non ha finora portato niente: senza l’infortunato Iago Falque non ha avuto fantasia, deludente la coppia Belotti-Zaza dopo le grandi promesse dell’estate, troppo anonimo il centrocampo, a cominciare da Baselli. Per contro il Wolverhampton imbottito di estro portoghese ha fatto ottima impressione anche in fase difensiva, confermandosi squadra solida anche se nel finale ha mollato un pò lasciando al Toro l’occasione del 3-3.
Mazzarri sapeva che il Wolverhampton sarebbe stato molto chiuso dietro e l’inizio della parotta lo conferma: gli spazi sono strettissimi e Berenguer non riesce a imbeccare la coppia d’attacco Zaza-Belotti, anche gli altri centrocampisti faticano a trovare il passaggio filtrante. All’opposto i ‘lupì inglesi rischiano male quando Traorè e Vinagre accelerano. E mentre i granata faticano a costruire azioni davvero pericolose, Sirigu deve salvarsi di piede (13’) e Izzo, che si batte per due, spingendosi anche in attacco, toglie un pallone dalla testa di Jimenez. Il Torino riesce a carburare e al 20’ sfiora il gol: controcross di Izzo, colpo di testa di Nkoulou che si stampa sulla superiore della traversa. Il Wolverhampton ribatte con una punizione dello specialista Moutinho deviata da Dendoncker (24’). Izzo rimedia ancora alle difficoltà dei compagni di reparto, Belotti incrocia un destro che finisce non lontano dal palo, Patricio salva su Izzo, spuntato nell’area piccola (39’).
Ma sono gli inglesi a far festa: punizione di Moutinho dalla sinistra per un fallo evitabile di De Silvestr, un autogol di Meitè vicino a Saiss, pietrifica Sirigu e gela l’Olimpico Grande Torino. Il tempo finisce con sonori fischi all’arbitro, il portoghese Dias, che ammonisce per gioco pericoloso Belotti, qualche minuto dopo avere perdonato un’entrata molto rude di Boly sul ‘Gall’ a centrocampo.
Jota fa impazzire i difensori granata, Mazzarri sostituisce l’inconcludente Berenguer con Lukic, ma un minuto dopo il Wolverhampton raddoppia con Jota con un tocco facile in mezzo all’area su assist di Traorè. Un pugno da ko ma il Torino riesca a rialzarsi e prontamente accorcia con De Silvestri - colpo di testa su cross di Ansaldi - riaccendendo la curva Maratona.
Mazzarri cerca di aggiungere carica mettendo Rincon al posto di Meitè mentre il suo collega Espirito Santo toglie Traorè che tanti grattacapi ha dato ai granata. Bremer salva su Jimenez, ma l’attaccante messicano punisce i granata sbilanciati al 27’ st.
Cantano solo più i tifosi inglesi, ma alla fine il rigore di Belotti, che lui stesso si è procurato, lascia una piccolissima speranza. Ma a Wolverhampton servirà un’impresa leggendaria.