Nations League, Italia in forma L'Olanda sconfitta 1-0
L’Italia ritrova la strada della vittoria in un palcoscenico prestigioso come la Johan Cruijff Arena e contro un’avversaria del calibro dell’Olanda che, nella prima edizione della Nations League, era arrivata a contendere fino alla finale il trofeo al Portogallo. Niente a che vedere con il match con la Bosnia: la squadra di Roberto Mancini corre, gioca, diverte e va sistematicamente al tiro, creando non pochi grattacapi agli ‘orangè, orfani del ct Ronald Koeman, da qualche settimana sulla panchina del Barcellona. Apprensione per Zaniolo, uscito sul finire del primo tempo dopo un contrasto ginocchio contro ginocchio con Van de Beek.
Rispetto all’1-1 di Firenze, il ct cambia sette giocatori su 11, confermando solo Insigne, Donnarumma, Barella e Bonucci.
Jorginho ha le chiavi del centrocampo, la Scarpa d’Oro Immobile guida l’assalto alla porta di Cillessen, con Chiellini che ritrova il posto davanti a Donnarumma. Esordio per Locatelli.
Gli azzurri, in maglia bianca, prendono subito il comando delle operazioni, palesando un’invidiabile freschezza atletica e trovando energie chissa dove. La difesa dell’Olanda, malgrado la presenza di Van Dijk, non sembra granché; nella zona di Veltman - sostituto di De Ligt e anche di De Vrij - si aprono autostrade verso Cillessen. È la chiave di volta del match.
Al 13’ Barella si ritaglia lo spazio per la conclusione e, per poco, non sorprende il portiere sotto la traversa. Al 17’ anche una rovesciata volante di Zaniolo finisce di poco alta.
Passano altri 2’ e Immobile non inquadra la porta per una questione di centimetri. L’Italia meriterebbe il vantaggio, ma non lo trova. Spinazzola crea la superiorità numerica in attacco, stazionando nella metà campo olandese. Al 27’ sempre Barella alla conclusione, De Roon smorza.
Al 32’ si fa vedere l’Olanda con Wijnaldum, che si libera al tiro e impegna in due tempi Donnarumma. Poi è la volta di Insigne che impegna Cillessen. Quando attacca, l’Italia riesce sempre ad andare al tiro ed è un buon segno. La partita è aperta, il pressing olandese non è asfissiante e Jorginho può ricamare con i tempi giusti le trame di gioco. Al 40’ contatto ginocchio contro ginocchio Van de Beek-Zaniolo, che finisce a terra, sembra addirittura in lacrime, poi lascia il campo (a Kean) sulle proprie gambe. Non un segnale negativo. Prima della chiusura del tempo, l’Italia sblocca il punteggio con Barella, anche stasera uno dei migliori, che insacca di testa un cross dalla sinistra di Immobile. Un gol meritato.
Nella ripresa subito bravi i due portieri: Cillessen sul solito tiro a parabola di Insigne, Donnarumma su stoccata di Van de Beek. Si fa vedere anche Depay al tiro ma, quando l’Italia riparte, crea grande apprensione nella difesa dei ‘Tulipanì.
L’Olanda cerca di fare la partita, ma sembra poco lucida, col fiato corto e teme di lasciare spazi all’Italia, che riparte a tutta e va sempre al tiro. Come al 22’, con Kean, che manda di pochissimo a lato.
Gli olandesi solo negli ultimi 10’ riescono a posizionarsi nella metà campo italiana, ma Donnarumma non corre grandi rischi. Proteste arancioni per un contatto in area al 43’, con Dumfries che finisce a terra e l’arbitro lascia correre. Nel finale occasione colossale per l’Italia con Kean che, in pieno recupero, entra in area, salta pure Cillessen in uscita, ma non riesce a inquadrare la porta. Un errore che costringe l’Italia a soffrire fino al fischio finale.
Nella serata in cui l’Italia torna alla vittoria, l’apprensione per le condizioni di Nicolò Zaniolo, uscito a fine primo tempo per un infortunio al ginocchio sinistro dopo uno scontro di gioco con Van Beek. Per il talento della Roma, reduce dalla lesione al crociato del ginocchio destro, ora c’è il forte rischio che a cedere sia stato il ginocchio sinistro. «Speriamo che non sia quello che tutti temiamo» chiosa Giorgio Chiellini a fine gara, un concetto espresso da tutti gli azzurri con Lorenzo Insigne dedica la vittoria al romanista in attesa degli esami di domani ed il ct Roberto Mancini che si augura «che non sia nulla di grave.
Appena è uscito era molto preoccupato, adesso è un pò più sereno, spero che possa essere qualcosa di meno grave». Ma la preoccupazione per Zaniolo è forte. Lo ha confermato il medico della Nazionale, Andrea Ferretti. « Si tratta di una distorsione importante del ginocchio - le parole del medico - Il termine di paragone con l’altro ginocchio è difficile perché già operato.
È una distorsione di una certa importanza. Lui viene fuori da quel lungo percorso riabilitativo dell’altro crociato - ha concluso il medico - ed è ovvio che sia preoccupato come siamo preoccupati anche noi». Il timore che si sia l’interessamento del crociato è forte.
La vittoria contro l’Olanda porta gli azzurri a quattro punti ed in testa al girone 1. «Abbiamo sofferto un pò alla fine - le parole del ct Mancini - eravamo anche stanchi, ma potevamo fare un altro gol. Sono soddisfatto per la mentalità e la prestazione contro l’Olanda. I ragazzi sono stati fantastici. Locatelli? L’ho chiamato perché penso sia bravo e può migliorare. Ha tante qualità. Non si vincono 11 partite di seguito senza una certa mentalità e un sistema di gioco, se vinci sempre vuole dire che hai qualcosa». E Locatelli si gode la serata: «un esordio da sogno, dice e parla e di »rinascita«.
»Dopo quello che è successo venerdì ho pensato che era destino giocare stasera. Siamo in testa al girone con merito e vogliamo continuare«, commenta Giorgio Chiellini. »Abbiamo preparato bene la partita - aggiunge - per due anni abbiamo vinto, purtroppo non ci siamo riusciti nella prima uscita.
Meritavamo qualche gol in più, ci siamo difesi bene e siamo stati bravi a portarla a casa«. Parla di »grande prestazione« anche Lorenzo Insigne: »Abbiamo fatto una grande prestazione, giocando con personalità. Il mister ci aveva chiesto di esprimere il nostro gioco, e ci siamo riusciti. Siamo stati bravi a uscire anche sotto pressione, la cosa più importante era vincere. Abbiamo fatto tutti i complimenti a Locatelli, ha fatto una prova di personalità. Barella è giovane ma si può dire che sia un veterano. Corre per tre, ha fatto una grande prestazione come tutti«.