Malagò riconfermato al Coni, l’appello di Antonella Bellutti: «Il gender gap è una partita da vincere»
L’atleta trentina si candidava a guidare lo sport italiano: nel suo appello al voto l’accenno al caso della pallavolista licenziata perché incinta
MILANO. "Il gender gap è l'unica vera gara che lo sport deve ancora vincere. Sono qui perché molte persone mi hanno convinto a farlo, perché non si sentono rappresentate. Sono stata definita inesperta, sebbene io abbia tutti e tre requisiti per candidarsi, oltre ad esperienze nel mondo sportivo. Mi sono chiesto se fosse stato lo stesso se fossi stato un uomo e se la sono fatta tutti quelli che hanno letto i numeri di chi ha avuto posti al vertice sport italiano". Lo ha detto Antonella Bellutti, candidata alla presidenza del Coni, durante il Consiglio Nazionale Elettivo in corso a Milano, vinte poi dal presidente uscente Giovanni Malagò. "I contenuti del mio programma sono sostenuti da fatti di cronaca, ma non è una fortuita conseguenza, come nel caso della pallavolista Lara Lugli - ha proseguito nel suo intervento presentando il programma -. Una vicenda di cui io voglio sottolineare il silenzio, tra cinque giorni Lara dovrà sedere sul banco degli imputati e non ho sentito una sola voce da parte di istituzioni sportive levarsi a monito che ciò non accada". "Mi è stato chiesto se la mia candidatura non rischia di essere solo di testimonianza - ha concluso -. Non è un rischio che mi sono presa, è un onore per le persone che non si sentono rappresentate e io ho fiducia in quello che sceglierete nel segreto dell'urna".