Bernal trionfa nella pioggia a Cortina d'Ampezzo e consolida la maglia rosa
Il colombiano ha fatto il vuoto sul passo Giau, nel Bellunese, l'unica asperità dolomitica rimasta dopo la cancellazione, per il maltempo, dei passaggi sul Fedaia e sul Pordoi che avrebbero fatto sconfinare la tappa in Trentino. Mercoledì la partenza a Canazei e l'arrivo in salita alla Sega di Ala
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BELLUNO. Egan Bernal ha vinto per distacco la sedicesima tappa del 104° Giro d'Italia, da Sacile (Pordenone) a Cortina d'Ampezzo (Belluno), frazione accorciata a 153 chilometri a causa delle cattive condizioni del tempo.
Il colombiano ha incrementato il proprio vantaggio nella classifica generale ed è sempre più maglia rosa.
A causa del maltempo, con pioggia a tratti intensa, l'organizzazione del Giro ha deciso di cancellare i passaggi sul passo Fedaia, sotto la Marmolada, e sul Pordoi, che avrebbero portato la tappa anche in Trentino, a Canazei, primo di risalire verso il Bellunese.
Si temeva probabilmente che potesse nevicare sui valichi e che le discese potessero diventare troppo pericolose.
Il colombiano della Ineos Grenadiers ha ipotecato la maglia rosa, guadagnando su tutti gli avversari diretti con un attacco micidiale sul Passo Giau a 20 chilometri dal traguardo.
Secondo il francese Romain Bardet (Team DSM), arrivato con Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 26" di ritardo: il siciliano è ora secondo nella classifica generale.
Quarto Giulio Ciccone 1'17", seguito dal britannico Hugh John Carthy, quinto, e dal portoghese Joao Almeida, sesto. Poi, il russo Aleksandr Vlasov, a 2'10" da Bernal, mentre un Simon Yates molto provato ha tagliato il traguardo a 2'36".
Staccato anche il russo dell'Astana Aleksandr Vlasov.
Niente da fare per Vincenzo Nibali: il siciliano della Trek-Segafredo, in fuga fin dal mattino insieme con una ventina di uomini, è stato ripreso e poi staccato dai migliori sul Giau.
Ridisegnata la classifica generale, con Caruso che adesso è secondo a 2'24" da Bernal.
Domani ultimo giorno di riposo prima del rush finale:
Canazei ospiterà comunque la partenza, dopodomani, della tappa che condurrà la carovana rosa fino all'arrivo in salita alla Sega di Ala. La tappa scatterà da Canazei verso Molina di Fiemme, Casatta, Sover, da qui l'ascesa a Brusago e l'attraversamento dell'altopiano di Piné per poi scendere verso Valle di Fornace, sulla strada delle Quadrate, proseguire verso Civezzano, Trento e la valle dell'Adige fino ad Avio, poi l'ascesa al San Valentino, la discesa a Brentonico, Chizzola, Ala e Sdruzzinà dove scatta l'ultima ascesa, fino alla Sega di Ala, in Lessinia, traguardo di giornata.