Wimbledon, Berrettini liquida Ivaska e vola ai quarti
Tutto facile per il talento romano, mentre l'altro azzurro Lorenzo Sonego sfida il fuoriclasse Roger Federer
ROMA. L'erba di Wimbledon e bianca, rossa e verde.
Matteo Berrettini (foto) si è sbarazzato in tre set del bielorusso Ivaska ed è approdato ai quarti di finale del torneo più importante del mondo: è il quinto uomo italiano a riuscirci, l'ultimo a farlo, nel 1998, fu Davide Sanguinetti, che però si fermò alla vigilia delle semifinali, un traguardo raggiunto, nella storia dell'erba di sua maestà, solo da Pietrangeli. Il traguardo dei quarti era sfuggito per un soffio due anni fa da Berrettini che ora sogna di arrivare dove nessun italiano ha mai messo piede.
Sconfitto, invece, Lorenzo Sonego, ma dal re Roger Federer.
Sventola comunque il tricolore su una delle due 'Big W' londinesi, templi dello sport mondiale.
E Wimbledon, il sobborgo del sud di Londra, capitale della racchetta chiama inevitabilmente Wembley, a una quindicina di chilometri di distanza, a nord della city, dove domani sera saranno di scena gli azzurri del pallone per provare a proseguire la conquista di Londra dello sport italiano.
Berrettini, numero 8 del ranking e testa di serie numero 7 del tabellone, ha proseguito la propria marcia trionfale contro il bielorusso Ilya Ivaska, numero 79 del mondo, ma che con gli ottavi a Wimbledon è destinato a fare un bel salto.
La partita non ha avuto storia: il romano ha controllato dall'inizio alla fine, concedendo a Ivaska appena 8 game: 6-4, 6-2, 6-1, senza ansie e senza patemi. In campo tutta la solidità e i pezzi pregiati del suo repertorio, dal servizio al gioco a rete, anche per mostrare ai potenziali avversari dei prossimi giorni uno stato di forma che ne farà un cliente difficile per chiunque vorrà provare a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del torneo.
Berrettini, fresco vincitore sull'erba, meno nobile a dispetto del nome, del Queen's club, che nel cammino verso la parte che conta del tabellone ha ceduto appena un set, troverà mercoledì il vincitore della sfida fra il tedesco Zverev e il canadese Auger-Aliassime, per continuare a sognare.
Nel 'manic monday' di Wimbledon, l'ultimo della storia visto che dall'anno prossimo verrà infranta la tradizione del riposo domenicale a metà torneo, vanno avanti anche il numero uno Djokovic, che si è liberato senza difficiltà del cileno Garin, mentre tornano a casa altre due delle prime otto teste di serie: Rublev (sconfitto dall'ungherese Fucsovics, prossimo ostacolo di Djokovic) e Bautista Agut che ha ceduto di schianto di fronte al canadese Shapovalov.
Wimbledon 2021 è già trionfale per i colori azzurri, ma potrebbe diventare leggendario se Lorenzo Sonego riuscisse a fermare la corsa di Roger Federer alla sua ventiduesima apparizione in un torneo che ha vinto otto volte: due italiani ai quarti di finale non sarebbero solo un record, ma anche la testimonianza che dopo decenni di amarezze il tennis italiano è tornato a testa alta nell'elite dei più forti del mondo.