Slalom femminile a Levi: vince Vlhova davanti a Shiffrin e Duerr
L'unica italiana in classifica in questo primo slalom di Levi è stata la trentina Martina Peterlini, soltanto ventunesima in 1.49.28
LEVI. Anche la slovacca Petra Vhlova è ormai, come l'americana Mikaela Shiffrin, una allevatrice di renne. Per lei è infatti arrivata la quarta vittoria a Levi, come già aveva fatto la sua rivale statunitense. E quindi ha avuto anche il premio di un'altra renna, come vuole la tradizione finlandese oltre il circolo Polare artico. Petra Vlhova, 26 anni e 21/o successo in carriera, ha infatti vinto in 1.46.19 il primo dei due slalom speciali stagionali di Coppa del mondo a Levi. E così ha battuto la eterna rivale Shiffrin, seconda sul podio in 1.46.50 in questo 19/a gara che ha visto le due alternarsi appaiate al primo o al secondo poto.
Terza la rinata tedesca Lena Duerr in 1.47.03, un'atleta di 30 anni che pareva destinata a chiudere la carriera nell'ombra. Quanto alle italiane, anche se non ce n'era bisogno è arrivata l'ennesima conferma che lo slalom speciale continua ad essere un grande “buco nero”.
E sono così sempre più lontani i tempi gloriosi di Claudia Giordani, Ninna Quario, Daniela Zini e Paola Magoni. Non a caso, l'unica italiana in classifica in questo primo slalom di Levi è stata la trentina Martina Peterlini, soltanto 21/a in 1.49.28. L'azzurra, reduce da un infortunio, ha fatto quel che poteva, ma è la squadra intera che pare ancora priva di talenti e di motivazioni adeguate. Nessuna delle altre azzurre al via -compresa Marta Bassino che pure sarebbe una gigantista eccellente - è infatti riuscita a superare la qualifica dopo la prima manche. Ma il tecnico azzurro David Salvatori continua ad avere un atteggiamento positivo.
"Avevamo due atlete al rientro da infortuni pesanti - ha spiegato - e hanno bisogno di ritrovare le giuste sensazioni in gara. Peterlini è stata più brava nella seconda manche e per domani punterà a migliorare decisamente la posizione. Le altre ad entrare nelle trenta ammesse alla manche decisiva ''. Insomma, non si può che migliorare, anzi si deve. Per la Vhlova - dopo il cambio estivo di allenatore passando dall'italiano Livio Magoni al ticinese Mauro Pini - c'è stata invece la conferma di una grandissima qualità tecnica e di una carica agonistica che pare perfino aumentata grazie anche all'arrivo di un fidanzato”.
Alla Shiffrin rimane invece la consolazione di essere, con il secondo posto di oggi e il primo nel gigante di Soelden , passata in testa alla classifica generale di Coppa. Domenica 21 novembre a Levi è in programma il secondo slalom con nuovo duello Vhlova-Shiffrin e l'americana che di certo vorrà subito tornare a battere la slovacca e guadagnarsi così la sua quinta renna”.