Niente da fare per l’Itas a Verona: trentini sconfitti per 3-2
La partita si è conclusa al quinto set. Il 42esimo derby dell’Adige vinto dalla squadra allenata da Stoytchev
VERONA. Itas Trentino sconfitta a Verona per 3-2. La partenza degli ospiti è lanciatissima; dopo pochi minuti Stoytchev è già costretto ad interrompere il gioco sulla situazione di punteggio di 5-1, perché Kaziyski (attacco e ace) e Lavia (muro su Jensen) dimostrano di essere subito in palla. Alla ripresa però la forbice si allarga ancora (8-3), perché gli scaligeri faticano a trovare le misure del campo e Trento è scatenata anche in battuta (13-6 e 16-7 con altre due battute punto di Matey).
Sul 20-11 Sbertoli mura Jensen ma si procura un infortunio al mignolo della mano destra che lo costringe ad uscire; dentro al suo posto Sperotto, con i gialloblù che non subiscono alcuno contraccolpo psicologico, tant’è vero che chiudono il set sul 25-13, con D’Heer che al servizio realizza anche due ace consecutivi.
Nel secondo set rimane in campo Sperotto (Sbertoli non rientrerà più) e la partita cambia copione e diventa combattutissima, colpo su colpo (2-4, 6-4 e 10-11), con le due squadre che si alternano continuamente al comando delle operazioni. Trento ci mette energia e cuore. Un errore di D’Heer in attacco offre il +2 a Verona (12-14), costringendo Lorenzetti ad interrompere il gioco; alla ripresa ci pensa Michieletto a riportare gli ospiti in linea di galleggiamento (16-16). Due muri di Podrascanin su Mozic consentono all’Itas Trentino di mettere la freccia (20-19).
I gialloblù conducono sino al 23-22, poi Verona mette la freccia con Jensen, iniziando ad avere una lunga sequenza di palle set (sei di fila), che però gli scaligeri non sfruttano perché Kaziyski e compagni non concedono nulla e, anzi, alla prima occasione chiudono il parziale in proprio favore con un mani out dello stesso Matey (31-29).
Verona prova a risalire la china nel corso del terzo set, spingendo forte con servizio e muro, fondamentali che la proiettano immediatamente avanti 4-7 e 7-11, nel momento in cui Kaziyski subisce tre muri consecutivi. I trentini provano a rialzare la testa con Podrascanin (9-12) e poi incredibilmente nel giro di pochi minuti trovano la parità a quota 14 con un bell’acuto anche di D’Heer. La benziona gialloblù si esaurisce però lì, perché poi gli scaligeri ripartono di slancio con Mozic e Jensen (14-18) e colgono in fretta i punti che portano le due squadre al quarto set (20-25).
Il copione non cambia nel quarto periodo, con Verona che scatta bene dai blocchi anche in questo caso (0-3, 4-7 e 5-9) sfruttando al massimo la compattezza del muro, che si esalta assolutamente nella seconda metà. L’Itas Trentino non trova più spazio per passare e subisce un passivo sempre più pesante (8-16, 10-20 e 10-25) che porta la sfida al tie break.
Nel quinto set Lorenzetti preferisce Pinali a Kaziyski; si torna a giocare punto a punto sino al 9-9, poi Mozic trova l’ace che vale il +2 per i locali (9-11). E’ l’allungo che decide il match; in seguito Trento non recupera più gli avversari: il 42° derby dell’Adige si conclude per 12-15.
Verona Volley-Itas Trentino 3-2
(13-25, 29-31, 25-20, 25-10, 15-12)
VERONA VOLLEY: Aguenier 12, Jensen 18, Mozic 20, Cortesia 12, Raphael 1, Magalini 14, Bonami (L);Asparuhov 1, Qafarena, Zanotti, Donati. N.e. Nikolic, Spirito, Wounembaina. All. Radostin Stoytchev.
ITAS TRENTINO: D’Heer 7, Sbertoli, Kaziyski 15, Podrascanin 10, Lavia 17, Michieletto 21, Zenger (L); Sperotto 1, Cavuto 2, Pinali 4, De Angelis. N.e. Albergati. All. Angelo Lorenzetti.
ARBITRI: Puecher di Rubano (Padova) e Lot di Santa Lucia di Piave (Treviso).
DURATA SET: 18’, 37’, 24’, 18’, 18’; tot. 1h e 55’.
NOTE: 1.778 spettatori, incasso non comunicato. Verona Volley: 21 muri, 4 ace, 12 errori in battuta, 6 errori azione, 47% in attacco, 46% (28%) in ricezione. Itas Trentino: 10 muri, 8 ace, 18 errori in battuta, 9 errori azione, 42% in attacco, 57% (41%) in ricezione.