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Martina, la giovane promessa trentina che vola con gli sci: «Nel mirino le olimpiadi 2026»

Ambrosi a 20 anni si è già conquistata un posto nella nazionale B di salto: “Tanta adrenalina ad ogni prova”. Nell'evento a cinque cerchi di Milano-Cortina aspetta con fiducia le gare in Trentino: “Punto alla medaglia”

di Giorgio Battocchio

TRENTO. Il sorriso smagliante stampato sul viso di giovane ed avvenente ventenne facilita l'inizio dell'incontro con Martina Ambrosi, giovane saltatrice con gli sci.
«Sono nata a Trento e abito a Zell di Cognola, ma ho anche origini fassane. Mia mamma è di Moena e i miei nonni materni vivono in Val di Fassa. Inevitabile dunque che il mio sport fosse lo sci. Sci alpino in particolare con qualche bel risultato da ragazzina. Poi nell'andirivieni Trento-Moena mi incuriosisce il trampolino per il salto con gli sci di Predazzo e... "Mamma voglio provare!". E poi ho deciso di abbandonare la discesa scegliendo il salto».
Brividi ed emozioni dunque.
«Tanta adrenalina in ogni salto. Un'esperienza un po' pazza, ma che all'epoca mi dava anche più spazio per la scuola. Dopo due anni di liceo linguistico frequentato a Trento, ho optato per la scuola superiore sportiva a Stams in Austria (circa 30 km da Innsbruck) che ospita atleti di sport invernali.
Così ho potuto bilanciare scuola, studio ed allenamenti programmati sui trampolini vicinissimi alla scuola stessa. Nel futuro, oltre alla carriera sportiva, mi piacerebbe studiare nell'ambito dello sport e continuare a coltivare la mia passione per le lingue straniere».
Hai una struttura esile per uno sport così atletico. E anche coraggio.«Sono sempre stata un po' spericolata e coraggiosa, in cerca di velocità. La mia esile struttura fisica mi favorisce per volare a lungo dopo lo stacco esplosivo a fine trampolino e poter poi contrastare la forza di gravità.
Il record mondiale femminile è di 200 metri, ma le competizioni ufficiali per noi donne si svolgono massimo su trampolini grandi dove si salta sui 140 metri. Il record mondiale maschile invece è di 253,5 metri. Il punto focale del salto è lo slancio scattante nell'abbandonare il trampolino. Per questo negli allenamenti si potenziano in modo particolare le gambe. E poi attenzione all'alimentazione per mantenere la leggerezza».
Sei nella squadra italiana di salto con gli sci con quali modalità?
«Sono nella nazionale italiana B capitanata, assieme alla squadra A, da Sebastian Colloredo e Michael Lunardi: una decina di ragazze mentre una dozzina di ragazzi formano la squadra maschile. Fare gruppo è molto appagante. Il muoversi insieme, avere la stessa divisa serve ad affiatarsi. Partecipiamo a gare soprattutto internazionali perché il circuito in Italia è molto ristretto. Le spese delle nostre trasferte sono sostenute da Fisi, (Federazione Italiana degli Sport Invernali) ad eccezione delle spese personali. Da qualche anno sono supportata dall'Azienda di Promozione Turistica Val di Fassa e da Trentino Marketing ai quali va il mio ringraziamento per il sostegno. Portare il nome del mio meraviglioso territorio durante le trasferte nazionali e internazionali e valorizzarlo è un grande onore e motivo di orgoglio».
Quali i tuoi obiettivi?
«Saltare lungo e quindi vincere competizioni a livello mondiale. Scadenza imminente sono le Olimpiadi invernali Milano-Cortina nel 2026, per il salto con gli sci a Predazzo in Val di Fiemme. Sui trampolini di casa, punto alla medaglia.
Nei giorni scorsi ho partecipato da senior alle gare Fis Cup del 10-11 dicembre in Svizzera a Kandersteg dove mi sono classificata seconda con due salti di 79 e 92,5 metri mentre il giorno seguente ho concluso in sesta posizione. Ambisco a successi molto più alti. Infatti non sempre va tutto liscio, ma l'importante è non arrendersi e cercherò di dare il meglio in ogni occasione».

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