De Chiesa-Innerhofer: la lite corre sui social e poi arriva la pace
Sullo sfondo dei Mondiali di sci alpino in corso in Francia, lo scambio "elettrico" tra il velocista altoatesino e l'ex azzurro oggi commentatore Rai. Dagli epiteti pesanti alla telefonata per le scuse reciproche
TRENTO. "Il mio post di ieri sul caso Innerhofer, che tanto clamore ha suscitato, oggi ha avuto il migliore degli epiloghi! Pace fatta con Inner dopo i malintesi nel caos del parterre di Cortina, perché tra sportivi veri bastano pochi minuti per chiarire e tornare a stimarsi come sempre".
Così Paolo De Chiesa, ex campione della valanga azzurra e oggi commentatore Rai di sci alpino, ha chiuso, con un post di ieri in Facebook, la polemica con il campione altoatesino Christof Innerhofer, scoppiata a suon di epiteti sui social.
L'antefatto è l'alta tensione in seguito alle esternazioni di Innerhofer, 38 anni, per il mancato inserimento nel quartetto azzurro ai Mondiali in corso in Francia (gli è stato preferito Matteo Marsaglia, 37 anni).
De Chiesa aveva criticato l'altoatesino per l'atteggiamento assunto dopo l'esclusione: "Ai Mondiali scoppia il caso Innerhofer che, a torto, scatena polemiche e tensioni inopportune prima della discesa!".
E ancora: "Caro bello non funziona così, non c'era nessuna selezione. Le prove in cui sei stato primo e secondo contano come il due di picche. Innerhofer va forte in prova, forse per vanità personale, forse per motivi di sponsor, ma poi in gara i risultati non arrivano. Ai Mondiali è stato un elemento di disturbo, ha creato una tensione inopportuna, queste sceneggiate napoletane andavano cassate. Le primedonne mi urtano nello sport e nella vita”.
Probabilmente è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, per Innerhofer, che sui social si è rivolto duramente a De Chiesa: ''Adesso hai esagerato… a Cortina mi hai offeso dicendomi che sono un froc*o e tu con i froc* non parli, una maleducazione così non l’avevo mai ricevuta. Qualcuno dei tuoi colleghi di RaiSport lo possono confermare. Io ho sempre avuto il massimo rispetto per te'', scrive il velocista richiamandosi a un momento precedente di tensione, lo scorso mese a Cortina d'Ampezzo dopo il superG.
Dopo lo scambio concitato e nervoso, la querelle si è rinfocolata sullo sfondo dei Mondiali, con l'atleta altoatesino che rinfacciava a De Chiesa, fra l'altro, di appartenere alla schiera di chi ritiene che a 38 anni bisogna ritirarsi dall'agonismo. L'ex azzurro, ramamricandosi per i toni assunti dallo scambio, ha in effetti spiegato che per lui "un grande campione scelga di lasciare prima che il declino diventi evidente. Questo è però un concetto ben diverso dal dire che Christof deve ritirarsi oppure continuare: quelli sono fatti suoi, sui quali non mi permetto di sindacare".
Infine, secondo quanto si è appreso, ieri, mercoledì 14 febbraio, una lunga telefonata fra i due ha chiuso questa parentesi elettrica, riportando la pace.