Lo scudetto del 2006 resta all'Inter: il Consiglio di Stato respinge il ricorso della Juve
Il Tar aveva all'epoca dichiarato inammissibili, per difetto assoluto di giurisdizione, i ricorsi bianconeri per l'annullamento delle decisioni del Collegio di Garanzia dello Sport (la prima del 27 maggio 2019 e la seconda del 7 gennaio 2020) relativi al lodo del 15 novembre 2011 emesso dal Collegio arbitrale del Tnas
ROMA. Il Consiglio di Stato mette la parola fine alla lunga battaglia legale sullo scudetto 2005-06 assegnato a tavolino all'Inter dopo Calciopoli: nell'albo d'oro della serie A resta scritto il nome della società nerazzurra. Il ricorso presentato dalla Juventus (9023 del 2022) contro Figc, Inter e Coni per la riforma della sentenza del Tar del Lazio dell'ottobre scorso è stato rigettato dalla quinta sezione del Consiglio di Stato con una sentenza pubblicata oggi.
Il Tar aveva all'epoca dichiarato inammissibili, per difetto assoluto di giurisdizione, i ricorsi bianconeri per l'annullamento delle decisioni del Collegio di Garanzia dello Sport (la prima del 27 maggio 2019 e la seconda del 7 gennaio 2020) relativi al lodo del 15 novembre 2011 emesso dal Collegio arbitrale del Tnas.
Quest'ultimo aveva a sua volta declinato la propria competenza a decidere sul rigetto del luglio 2011 da parte del Consiglio federale della Figc dell'istanza di revoca in autotutela del provvedimento adottato dal commissario straordinario Guido Rossi nel luglio 2006 con cui, in particolare, era stato assegnato all'Inter il titolo di campione d'Italia per la stagione 2005/2006, dopo la revoca del titolo stesso alla Juventus.