Us Open, Sinner si arrende dopo una lunga battaglia con Zverev
Un combattuto e spettacolare ottavo di finale ha visto l'altoatesino cedere solo al quinto set, dopo quasi cinque ore di gioco, di fronte al temibile tedesco. "Così fa male, ma il livello ormai c'è", commenta Jannik spiegando di aver dato il massimo malgrado i crampi
TRENTO. Si è arreso dopo una partita infinita, Jannik Sinner, nella sfida degli ottavi di finale agli Us Open contro il tedesco di origine russa Alexander Zverev.
L'altoatesino ha perso il primo e il terzo set, poi ha recuperato bene nel quarto, ma nel quinto e decisivo parziale ha ceduto.
Questo l'andamento del match, che è durato oltre quattro ore e mezzo: Zverev-Sinner 6-4, 3-6, 6-2, 4-6, 6-3. Una bella partita, peccato per l'epilogo non favorevole all'azzurro.
Quasi cinque ore (4 e 41') di un match tiratissimo non sono bastate, dunque, a Jannik Sinner per superare gli ottavi di finale degli US Open e guadagnarsi la rivincita con Carlos Alcaraz, che lo scorso anno eliminò l'altatesino nei quarti, al termine di un incontro altrettano epico.
"Così fa male", ha ripetuto più volte l'azzurro dopo la sconfitta. "Sono uscito un po' come l'anno scorso" ha aggiunto, riandando con la memoria alle cinque ore e 15' della battaglia contro Alcaraz, quando era arrivato a un punto dalla vittoria in quella che è entrata nella storia come la partita finita più tardi allo US Open. "Ho provato a fare il massimo con quello che avevo - ha aggiunto - A metà del primo set ho sentito che facevo fatica a servire, poi avevo i crampi un po' ovunque. Non era semplice giocare. Anche al quinto ho avuto le mie possibilità, che non sono riuscito a sfruttare".
"Il livello ormai ce l'ho - si è consolato Sinner - Ho fatto tanti risultati buoni quest'anno. "Cerchiamo di guardare a quel che è successo in modo positivo, penso che siamo sulla strada giusta". Poi il pensiero va all'immediato futuro: "Il prossimo appuntamento è la Coppa Davis, sono contento di giocarla. Avrò più tempo di prepararla a questo punto, per me purtroppo perché vuol dire che sono stato eliminato qui" . In precedenza, Alcaraz - campione in carica del torneo - si era qualificato con relativa facilità a spese di Matteo Arnaldi, battuto in tre set (6-3, 6-3, 6-4) e affronterà Zverev nei quarti.
Lo spagnolo ha probabilmente gioito nell'assistere alle difficoltà del tedesco. "È la partita più lunga della mia carriera agli US Open... È quello per cui vivo, è quello che amo. L'anno scorso, quando non potevo giocare, è proprio quello che mi è mancato: finire nel cuore della notte, una partita così lunga e difficile, davanti al pubblico del campo Arthur-Ashe", ha detto Zverev, assente nel 2022 a causa di un grave infortunio alla caviglia destra nella semifinale del Roland-Garros contro Rafael Nadal. "Nel quarto set pensavo di aver finito le forze, ma ho ritrovato energie grazie al pubblico". Ora dovrà riprendersi dall'estenuante duello con Sinner: "Sono qui per giocare.
Non so come andrà a finire, ma farò del mio meglio", ha promesso. Da parte sua, Andrey Rublev ha avuto qualche difficoltà prima di qualificarsi per il suo quarto quarto di finale, eliminando il britannico Jack Draper (n. 123) 6-3, 3-6, 6-3. 6-4. Troverà per un posto in semifinale il connazionale Daniil Medvedev, vincitore nel 2021, che ha eliminato l'australiano Alex De Minaur 2-6, 6-4, 6-1, 6-2. Nel tabellone femminile, la giornata è stata segnata dall'eliminazione della tunisina Ons Jabeur (6a), finalista lo scorso anno, ad opera della cinese Qinwen Zheng (23a) 6-2, 6-4. (ANSA). SL