Sport / Sci alpino

Sofia Goggia dimessa dalla clinica, proseguirà la riabilitazione a casa

L'azzurra è stata operata lunedì scorso per la riduzione della frattura scomposta subita in una caduta in allenamento di gigante a Ponte di Legno. Intanto per la Coppa del mondo arriva un nuovo fine settimana intenso, con le donne in gara a Soldeu (Andorra) e gli uomini a Bansko (Bulgaria)

TRENTO. Sofia Goggia è stata dimessa dalla clinica La Madonnina di Milano, dove era stata operata lunedì scorso per l'intervento di riduzione della frattura scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro, subita in una caduta nel corso di un allenamento di gigante a Ponte di Legno.

Lo rende noto la Fisi, Il decorso post operatorio procede regolarmente e la sciatrice bergamasca, che ha cominciato nei giorni scorsi la fase passiva di fisioterapia, proseguirà a casa la riabilitazione in accordo con la commissione medica della federsci.

Intanto per la Coppa del mondo arriva un nuovo fine settimana per gli specialisti delle discipline tecniche, con un sabato riservato ai gigantisti ed una domenica agli slalomisti. Gli uomini sono in gara a Bansko, in Bulgaria, e le donne a Soldeu, in Andorra, sui Pirenei.

E nel gigante di domani le azzurre sono dunque orfane di Sofia Goggia dopo l'ennesimo grave infortunio di Ponte di Legno. È una Goggia che proprio in gigante, con il quinto posto della scorsa settimana a Plan de Corones e miglior azzurra, stava dando anche in questa disciplina indicazioni precise di ritorno a livelli di eccellenza.

Tocca così ancora a Federica Brignone tenere alto l'onore italiano in questo nono gigante della stagione sugli undici in calendario. Tanto più che Brignone è sempre pienamente in lizza per la coppa di disciplina, seconda con 85 punti di distacco dalla leader momentanea, la svizzera Lara Gut-Behrami.

L'azzurra è fiduciosa: "Non abbiamo fatto la sciata in pista perché c'era nebbia e dunque c'è stato solo un po' di riscaldamento. Non ho sciato la scorsa settimana, ho fatto un po' di pausa. Ho cercato di staccare la testa, perché avevo accumulato troppo nervosismo ".

"La neve qui a Soldeu - ha aggiunto l'azzurra - è un po' zuccherosa perché fa caldo, e ce n'è anche molto poca. Lo scorso anno sono uscita sul dosso quando avevo il miglior tempo, ma la pista di gigante è bellissima e mi piace tantissimo: è una delle mie preferite. Spero di fare una bella gara".

A Soldeu invece non ci sarà la campionessa Usa Mikaela Shiffrin che, dopo l'incidente di Cortina, ancora non ritiene di aver recuperato pienamente. Shiffrin, che a sua volta ha lamentato i troppi incidenti agli atleti di punta probabilmente legati alla stanchezza per le tante gare e per gli impegni promozionali collegati, è leader della classifica generale ma ha ormai meno di cento punti di vantaggi su Gut Behrami che a Soldeu potrebbe superarla e puntare alla sua seconda coppa del mondo dopo quella del 2016.

Con Brignone domani le altre azzurre saranno Marta Bassino, Asja Zenere, Elisa Platino, Roberta Melesi, Ambra Pomarè, Lara Della Mea e Ilaria Ghisalberti.

La pista di Soldeu ha riservato sinora alla squadra azzurra una sola vittoria con Brignone in supergigante nel 2016.

Per quanto riguarda gli uomini per l'ottava volta la Coppa del mondo arriva invece sui Balcani, a Bansko, dove si sono alternate tappe del circuito maggiore femminili e maschili a partire dal 2009.

Per la tappa bulgara - con il gigante che è disciplina dominata dallo svizzero Marco Odermatt -gli atleti convocati dal dt azzurro Max Carca sono Luca De Aliprandini, Giovanni Borsotti, Filippo Della Vite, Simon Talacci, Hannes Zingerle, Stefano Gross, Tommaso Sala, Tobias Kastlunger, Corrado Barbera, Giuliano Razzoli, Alex Vinatzer e i due debuttanti: Matteo Bendotti, 22 anni di Castione della Presolana, portacolori delle Fiamme Oro e Stefano Pizzato, direttamente dai Mondiali junior di Portes du Soleil, 20 anni di Noventa Padovana, anch'egli delle Fiamme Oro.


Sono solo 3 - e tutti lontani nel tempo - i podi maschili italiani conquistati a Bansko: la vittoria in combinata di Christof Innerhofer nel 2011, il secondo posto nel gigante del 2012 di Max Blardone e il terzo posto in slalom, sempre nel 2012, ottenuto da Stefano Gross.

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