Gli azzurri si giocano il titolo a Parigi: Bolelli e Vavassori conquistano la finale di Slam del Roland Garros
Gli italiani stanno conquistando i campi da tennis parigini: oggi, venerdì 7 giugno alle 14.30 l’attesissima finale Sinner-Alcaraz
BOLZANO. Oramai ci hanno preso gusto Simone Bolelli e Andrea Vavassori, approdati all’ultimo atto del doppio al Roland Garros. Sono la prima coppia tutta italiana all’ultimo atto nello Slam francese, 65 anni dopo Nicola Pietrangeli ed Orlando Sirola (che nel 1959 avrebbero poi conquistato il trofeo). In semifinale i due azzurri, undicesime teste di serie, hanno battuto per 7-5, 2-6, 6-2, dopo quasi due ore di lotta, l’indiano Rohan Bopanna e l’australiano Matthew Ebden, secondi favoriti del seeding, nella rivincita della finale dell’ultimo Australian Open.
L’equilibrio nel primo set si rompe già nel quarto gioco quando Bolelli cede la battuta alla prima palla break dell’incontro (3-1). Bopanna/Ebden allungano (4-1) ma rimedia Vavassori, il quale, con una micidiale risposta di diritto incrociata, rimette in corsa gli azzurri (4-3). Poco dopo, con Simone alla battuta, il riaggancio è completato (4-4). Nell’undicesimo game l’australiano con un diritto lungolinea inside-out largo concede una palla break che Vavassori trasforma con un’alta risposta di diritto incrociata che costringe Ebden all’errore (6-5). E poco dopo, su uno scambio ravvicinato dove Bolelli ha la meglio sui riflessi di Bopanna, la coppia azzurra incamera il 7-5. La reazione di Bopanna/Ebden si concretizza in avvio di secondo parziale salendo subito 2-0 e poi confermano il vantaggio (3-0). Al cambio campo, però, Ebden richiede l’intervento del trainer per un risentimento all’inguine ed arriva il “medical time out”. Alla ripresa l’indiano cerca di coprire quanto più possibile il compagno: Bopanna/Ebden difendono con sicurezza il vantaggio (4-1 e 5-2) e nell’ottavo gioco, con il torinese alla battuta, al terzo set point pareggiano il conto (6-2) proprio grazie ad un errore di diritto di Vavassori.
Nuovo intervento del trainer per Ebden e via alla frazione decisiva. Ed è proprio l’australiano, visibilmente in difficoltà negli spostamenti a cedere la battuta nel terzo game permettendo agli azzurri di salire 2-1. Vavassori sfrutta il turno di battuta per confermare il vantaggio (3-1). Bopanna dà l’anima in campo per restare in scia (3-2) ma nel settimo gioco con la risposta di rovescio incrociata stretta di “Wave”, ancora sul servizio di Ebden, arriva un secondo break (5-2). E poco dopo al secondo match point la prima di Vavassori costringe Ebden all’errore in risposta (6-2). «Siamo felicissimi di come siamo cresciuti in questa stagione ma il lavoro non è finito», hanno commentato gli azzurri al termine.