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Champions League agrodolce: la Juve domina, il Milan piange ed esce fra i fischi di San Siro

Per i bianconeri un convincente 3-1 con gli olandesi del PSV Eindhoven, mentre a San Siro i rossoneri affondano sotto il bel gioco del Liverpool

TORINO. Non poteva esserci miglior inizio per la Juventus in questa nuova Champions League. La squadra allenata da Thiago Motta ha sconfitto all'Allianz Stadium i non eccesli tulipani del PSV Eindhoven. Unico neo di una serata quasi perfetta la distrazione finale che ha permesso agli olandesi di segnare il gol della bandiera in pieno recupero. Al 21' la Juventus l'ha sbloccata con un "gol alla Del Piero" di chi indossa, il fenomeno turco cresciuto nella Next Gen Kenan Yildiz, quella maglia che fu di Del Piero.

Il numero 10 bianconero, al debutto nella massima rassegna continentale per club nuova era, ha ricevuto palla sulla trequarti da Nico Gonzalez, ha puntato Ledezma e appena entrato in area ha pennellato con un destro a giro un pallone che è andato a sbattere sul secondo palo prima di finire la sua corsa in fondo alla rete. Un gol storico, il primo della nuova Champions, inoltre permette a Yildiz di battere il record di Del Piero, fino a ieri il più giovane marcatore bianconero nella competizione regina. Al 26’ l’americano McKennie raddoppia con un pioatto destro dopo un’azione ubriante dell’ex Viola Nico Gonzalez, quindi dopo un gol fallito dall’esordiente in bianconero Koopmeiners l’argentino dopo 7’ della ripresa sfrutta un assist di Vlahovic e fa meritato 3-0. Nel finale la stonatura del gol incassato nel dominio assoluto.

Poi, invece, il capitolo amaro. Un Milan imbarazzante in difesa crolla a San Siro contro un Liverpool migliore nel controllo palla e implacabile in due situazioni da calcio d’angolo con le «torri» Konatè e Van Dijk a colpire senza pietà in azioni «fotocopia» con Pavlovic e Tomori imbambolati e il portiere Maignan incapace di uscite efficaci per anticipare le incornate vincenti.

Al 23’ e al 41’ i gol dei Reds che hanno ribaltato il risultato fissato dall’illusorio gol in apertura di Pulisic intervenuto con un tiro di rara maestria in area britannica, in una delle poche azioni arrembanti dei rossoneri di un Fonseca che non si rendeva conto del gioco sfilacciato e poco produttivo della sua squadra. Nel frattempo “Faraone” Salah colpive due traverse. Già acciaccato Maignan cercava di resistere all’inizio della ripresa ma dopo che Tomori gli franava addosso per sventare uno spunto di Diogo Jota, doveva arrendersi alla botta al ginocchio e lasciava il posto al classe 2005 del Milan Futuro della C, Lorenzo Torriani al debutto in A. Mancava il 2° Sportiello. Con un Morata evanescente, il solito Leao Farfallone e un centrocampo sempre bloccato, il Milan arrancava e così in contropiede arrivava il crollo: Pavlovic e l’intera difesa sbilanciata e il magiaro Szoboszlai colpiav per il terzo dispiacere.

L’ingresso di Abraham non sortiva la rimonta, almeno per il pari.

Il Liverpool chiude ogni varco anche agli attaccanti entrati nel finale, nel recupero un palo di Leao.

Milan: è proprio buio pesto. Nel risultato e nel gioco, con i sonori fischi di S. Siro con una plateale contestazione della curva contro la dirigenza ed i giocatori.

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