Sinner, la star di Torino, domani sera all'esame del russo Medvedev nelle ATP Finals
Al numero uno basterà anche vincere un solo set per essere qualificato: si sono incontrati 14 volte e il numero di vittorie è in parità, sette a sette
TORINO. Ora sono tutte sfide decisive per Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino. Una scalata che parte dalla sfida di domani sera – giovedì 14 – all'Inalpi Arena (inizio ore 20,30) con Daniil Medvedev. Al numero 1 del mondo basta un set (oppure una sconfitta in due set con non più di quattro games di scarto) per la matematica qualificazione, il russo invece è all'ultima spiaggia.
I due si conoscono bene, anzi benissimo. Si sono già affrontati 14 volte e il bilancio è in perfetta parità: sette vittorie a testa (nel 2024 è 4-1 per Sinner). Per i bookmakers l'altoatesino è favorito: gli esperti Sisal danno la sua vittoria a 1,20 rispetto al 4,50 dell'avversario. Dalla sua parte Sinner avrà anche l'atmosfera infuocata del palazzetto, già decisiva nel match contro Taylor Fritz. "Il pubblico è incredibile, è fantastico. Ti stanno accanto nel bene e nel male. Mi piace. Mi diverto davvero. Sono molto felice di essere qui. Ci sono persone fuori dall'hotel che ci aspettano, è un benvenuto molto caloroso. È qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri tornei. Questa settimana non esco al ristorante per mangiare perché sono qui principalmente per allenarmi o per riposarmi in hotel. È una settimana molto speciale per tutti noi" ha detto Sinner, aggiungendo: "Il pubblico italiano ama davvero lo sport: questa settimana è dedicata al tennis, di solito in Italia è dedicata al calcio, quindi va bene così".
L'obiettivo dichiarato è entrare nei primi quattro, quello sottinteso è iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro dopo Nole Djokovic. "Questo è un torneo un po' diverso da tutti gli altri - spiega Sinner - perché devi qualificarti alla fase finale. Hai già fatto un buon risultato se riesci ad arrivare in semifinale. Ogni partita è dura". Come sempre il match è stato preparato in ogni dettaglio. Jannik e il suo team hanno svolto una seduta di allenamento allo Sporting, a pochi passi dall'Inalpi Arena. Scambi sostenuti con lo sparring partner, il boliviano Juan Carlos Prado Angelo, letteralmente preso "a pallate". Sessioni intense di 10-15 minuti e poi qualche minuto di pausa, un sorso d'acqua e un morso di banana. Particolare attenzione è stata rivolta alle diagonali, una delle chiavi per affrontare Medvedev. Sempre sotto gli occhi attenti di Darren Cahill e Simone Vagnozzi, oltre che dei familiari. Poi la tradizionale gara a "bocce".
Intanto, nel vivo delle Finals, fa parlare l'ingaggio da parte di Matteo Berrettini di Umberto Ferrara, ex preparatore atletico di Sinner, che ad agosto è stato licenziato dal numero 1 del mondo a causa del caso Clostebol. La collaborazione con il tennista romano, che negli ultimi tempi ha avuto numerosi problemi fisici, scatterà a partire dal prossimo anno. Nessun possibile 'incontro' e imbarazzo eventualmente evitato in Coppa Davis, ammesso che Berrettini - e appare difficile - venga convocato da Volandri.
Tornando alle Finals se nel girone "Nastase" si fanno i calcoli per il passaggio del turno, in quello "Newcombe" risalgono le quotazioni di Carlos Alcaraz, che ha sconfitto in due set - 6-3, 7-6 (8) - il russo Andrei Rublev. Lo spagnolo si è presentato in campo con un cerotto sul naso e la maglietta impregnata di crema balsamica per poter respirare meglio a causa della sindrome influenzale che lo ha debilitato negli ultimi giorni. Carlitos non ha avuto vita facile, l'avversario lo ha spesso messo sotto pressione, ma è riuscito a spuntarla grazie alla classe, alle variazioni di ritmo e alle palle corte, la "specialità della casa".
Ora la sfida di venerdì prossimo con Alexander Zverev sarà decisiva.
Intanto passo falso nel doppio per Simone Bolelli-Andrea Vavassori. Dopo l'esordio vincente sono stati sconfitti in due set dai tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz. Il punteggio finale è stato 7-5 6-4.