Serie A / Cambio

Calcio, in serie A il Milan esonera Fonseca, dopo lo stentato pari con la Roma arriva Conceicao

Domenica sera la dura contestazione dei tifosi, poi la decisione della società rossonera. Ancelotti: «Probabilmente non ha trovato continuità»

MILANO. Il Milan esonera ufficialmente Paulo Fonseca e, in attesa dell'arrivo di Sergio Conceicao, diventano cinque i cambi di panchina in Serie A dopo diciotto giornate di campionato. Lo fa con un comunicato: "AC Milan comunica ufficialmente di avere sollevato Paulo Fonseca - si legge nella nota del club - dall'incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. Il Club ringrazia Paulo per la grande professionalità e gli augura il meglio per il futuro". Ma Fonseca aveva già annunciato il suo esonero di persone domenica sera, al termine della partita con la Roma (pareggiata 1-1 e con la squadra contestata dai tifosi).

Da Madrid, ha commentato la notizia Carlo Ancelotti, allenatore del Real, spiegando subito che non ha intenzione di lasciare i merengues per sedere sulla panchina rossonera. Come mai il flop? "Difficile dirlo. Quando lo abbiamo affrontato (in Champions, ndr), il Milan ha giocato molto bene e meritato di vincere. Probabilmente non ha trovato la continuità che la dirigenza chiedeva".

Carlo Ancelotti, ex rossonero sia in campo che in panchina, così ha risposto alla domanda su cosa sia mancato fin qui alla stagione del Milan, fino a causare l'esonero di Fonseca. "Quando non si trova la continuità ci sono tanti motivi: allenatore nuovo, nuovi acquisti, necessità di avere tempo di adattare tutte le novità. Purtroppo, l'adattamento va in linea con i risultati, soprattutto in una società grande come il Milan", ha aggiunto parlando a Radio anch'io Sport.

Si dice che non sia mai decollato il rapporto del tecnico portoghese con Theo Hernandez e Leao. "Il rapporto non è detto che sia buono solo se si fanno giocare i giocatori, altrimenti sarebbe impossibile, perché in campo ci vanno solo in 11 e altri 15 vanno in panchina - ha sottolineato Ancelotti - Un buon rapporto si basa sul quotidiano e sul rispetto dei ruoli. Se li ha lasciati fuori, avrà avuto le sue buone ragioni". 

Gli esoneri comunque sono un trend. Il primo lo scorso 18 settembre, quando il pari col Genoa alla quarta giornata costa l'esonero a Daniele De Rossi: la Roma decide di affidare la guida della squadra a Ivan Juric. Che però dura solo due mesi (3 vittorie e 5 ko il bilancio in campionato), con la sconfitta interna col Bologna alla 12esima giornata che segna un punto di non ritorno: con i giallorossi a quota 13 punti, i Friedkin cambiano ancora e puntano su Claudio Ranieri.

Lo stesso turno di serie A vede un cambio al timone anche in casa Lecce: dopo il pareggio con l'Empoli e con la squadra terz'ultima con 9 punti, via Luca Gotti e panchina a Marco Giampaolo. Il 12esimo turno è fatale anche ad Alberto Gilardino: quella pareggiata 1-1 col Como, col Genoa nei bassifondi a quota 10, è la sua ultima partita alla guida dei rossoblù, al suo posto ecco Patrick Vieira. Ora, l'addio prematuro di Fonseca al Milan. Lo scorso anno

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