LEDRO - Sono trascorsi 30 mesi dallo storico passaggio al digitale terrestre eppure, in valle di Ledro, la ricezione televisiva continua ad essere limitata.
Nel dare il definitivo addio al sistema analogico, la nuova tecnologia prometteva dei miglioramenti qualitativi e quantitativi, la visione di un maggior numero di canali, la possibilità di fruire di servizi interattivi come le guide elettroniche dei programmi ed il vantaggio di usare il mezzo televisivo per servizi di informazione e di pubblica utilità.
Tante belle intenzioni che però, in valle di Ledro, dove la ricezione dei programmi televisivi è sempre stata ridotta all'essenziale, non hanno portato a nulla di concreto.
Gran parte degli apparecchi, al di là degli storici Rai1, Rai2 e Rai3, i tre canali Mediaset, Rttr e Trentino Tv, continua a non ricevere i segnali da quell'altra importante offerta televisiva data dai canali di Rai, Mediaset e La7 in programmazione "libera". Ben poca cosa considerato che, oltre ai 5.500 abitanti di Ledro, durante la stagione estiva a godere del servizio televisivo sono anche migliaia di turisti, già abituati ad usufruire di bouquet completi.
«Tranne poche abitazioni di Molina e Pieve che ricevono i segnali da un'antenna posta sul Monte Baldo, il resto della popolazione non ha accesso ad un servizio di ricezione adeguato». E' questa l'osservazione di Fabio Fedrigotti e Claudio Oliari, i consiglieri di "Nuova Ledro" che, proprio per porre attenzione al tema, nei giorni scorsi hanno depositato una mozione in Comune.

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