L’amore interrotto ai tempi di internet
Una storia d’amore finita prima di iniziare. Da Termoli a Riva per cercare l’uomo della chat, ma lui è morto poco prima del loro incontro, per un malore, a casa da solo. Quando lei arriva in Busa per cercarlo si rivolge a un investigatore privato. Ben presto scopre la triste verità
ALTO GARDA - Questa è una storia vera, pubblicata domenica scorsa dal quotidiano Termolionline.it a firma della collega Michela Tartaglia.
Nel 2012 la piazza, gli amici, le amiche sono soprattutto nel web. I social network, le chat line e via dicendo.
Una donna termolese di mezza età con alle spalle un matrimonio finito, si affida al proprio computer inserendo i propri dati in uno di quei siti che mettono in contatto le persone. Lo fa su consiglio del proprio psicanalista, mossa anche da una certa curiosità che, inutile negarlo, spinge a volte anche noi a cercare qualcosa che nella vita reale magari non troviamo.
Pubblica foto, età, le caratteristiche dell'uomo ideale che vorrebbe incontrare e aspetta.
La risposta non tarda ad arrivare, e sono frasi dolci, nuove, che giungono via posta elettronica da un uomo di Riva del Garda.
L'età circa è la stessa, lui è dolce, il contrario di tutto ciò che il suo ex marito, invece, era diventato negli anni. La corrispondenza via mail è tenera, affascinante. Milena è piacevolmente colpita dalle sue parole che, quasi adolescenzialmente, le trasmettono voglia d'amore e un desiderio d'incontrarlo appena possibile.
Tutto questo accade l'inverno scorso, i chilometri non sono pochi e l'appuntamento per passare dal virtuale al reale è spostato alla bella stagione, cioè a pochi giorni fa.
Intanto i due continuano a scriversi e il desiderio di conoscersi cresce.
Poi, d'improvviso, le mail del nostro concittadino cessano di colpo. Che sarà successo? La donna termolese è triste, preoccupata. Qualcosa nell'ultima mail giunta da Riva accende un sospetto. L'uomo lamentava stanchezza, sia fisica sia psicologica, e la necessità di dare una svolta alla propria esistenza.
Lei aspetta, ormai di lui conosce molto, la sua origine, la professione, la sua condizione familiare, che è colto e sensibile, ama il proprio lavoro e che vive in una casa che si è costruito da solo.
Arriva aprile, lei si mette in viaggio verso Riva, prende dimora in un albergo e si rivolge a un investigatore privato per rintracciare il «suo» uomo ideale. Gli confida le notizie che conosce e aspetta. Bastano due giorni per apprendere l'amara verità. Lui è morto. L'hanno trovato i vigili del fuoco su segnalazione della ex moglie con la quale, per via della figlia, restava in contatto. Il decesso, improvviso, nella sua casa, forse nel sonno, due giorni dopo l'ultima mail inviata a Termoli. Un malore se l'era portato via col segreto della password di quel pc in cui sono custodite tutte le loro mail.
L'incontro tra i due c'è stato, all'ombra dei cipressi del piccolo cimitero in cui lui riposa, tra le lacrime di una donna di Termoli che pur non conoscendolo di persona aveva iniziato a volergli bene.