Obama: «Meglio i giornali dei social media»
Barack Obama, il presidente che più di ogni altro s'è affidato alla comunicazione via web, pare non ami il ruolo sempre crescente dei social media nel dibattito politico. Anzi, secondo molti osservatori "odia" i nuovi siti come Politico.com e soprattutto Buzzfeed, la creatura di Ben Smith protagonista assoluto degli ultimi mesi, preferendo di gran lunga i giornali tradizionali, come ad esempio il Boston Globe. Sembra un paradosso, ma non lo è
Barack Obama, il presidente che più di ogni altro s'è affidato alla comunicazione via web, pare non ami il ruolo sempre crescente dei social media nel dibattito politico. Anzi, secondo molti osservatori "odia" i nuovi siti come Politico.com e soprattutto Buzzfeed, la creatura di Ben Smith protagonista assoluto degli ultimi mesi, preferendo di gran lunga i giornali tradizionali, come ad esempio il Boston Globe. Sembra un paradosso, ma non lo è. A lanciare la polemica è il capo del servizio politico della Nbc Chuck Todd secondo cui, nel suo intervento alla cena dei corrispondenti, Obama ha fatto capire chiaramente cosa pensa dell'ascesa e del primato di siti come questi, in cui spesso una foto, un video, un titolo ha la meglio su un’analisi politica più complessa. Un processo che in tanti hanno sintetizzato con la formula della 'buzzification' della stampa americana. Chiudendo l'intervento, ha fatto notare Todd, invece di lodare i media, come capita ogni anno, e ringraziarli per gli sforzi che fanno nel raccontare la realtà, Obama s'è lanciato in una ramanzina moderata nei toni ma severa nei contenuti. "Tutti noi - ha detto il presidente - possiamo fare meglio, credere di più in quello che facciamo, pensare sempre che il nostro lavoro possa avere un impatto positivo nella vita di chi è attorno a noi". Infine, la frustata a favore dei media tradizionali: "Se qualcuno ancora si chiede se i giornali siano qualcosa che appartiene al passato, allora serve che legga quotidiani come il Boston Globe".