«Contro il cyberbullismo» A Cles si è parlato di web
Sono intervenuti nel dibattito di «Comunità Si-Cura» anche i rappresentanti della polizia stradale Ferraris e della polizia postale Berti , che hanno presentato la loro attività di prevenzione e formazione, rispettivamente nel campo della sicurezza stradale e dei rischi dell'utilizzo di Internet e social network. Ferraris ha mostrato al pubblico in sala una serie di filmati eloquenti di incidenti stradali, molto spesso causati da comportamenti sconsiderati, da distrazioni e dal mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, comprese quelle posteriori
CLES - Sono intervenuti nel dibattito di «Comunità Si-Cura» anche i rappresentanti della polizia stradale Ferraris e della polizia postale Berti , che hanno presentato la loro attività di prevenzione e formazione, rispettivamente nel campo della sicurezza stradale e dei rischi dell'utilizzo di Internet e social network. Ferraris ha mostrato al pubblico in sala una serie di filmati eloquenti di incidenti stradali, molto spesso causati da comportamenti sconsiderati, da distrazioni e dal mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, comprese quelle posteriori.
«Disattenzioni di qualche secondo possono portare ad incidenti dall'esito fatale» ha sottolineato. Berti, autore con Michele Faci e Serena Valorzi del volume «Generazione Cloud: essere genitori ai tempi di smartphone e tablet» ha messo in evidenza la difficoltà delle forze dell'ordine nel dare sicurezza in Internet ed alcune questioni legate all'identità digitale, ai rischi nel pubblicare materiale sui social network - che può far perdere credibilità - ed all' emergenza del cyberbullismo. Secondo la sua opinione, sarebbe molto utile far avvicinare i bambini alla realtà della rete già a 6-7 anni, perché possano capire, sotto la stretta vigilanza dei genitori, i rischi e i pericoli di questo mondo. «I bimbi di quell'età sono più ricettivi rispetto agli adolescenti» ha rilevato il poliziotto.