NAGO-TORBOLE - Purtroppo ogni tanto succede, è quasi fisiologico. Ma quando gli episodi si ripetono a breve distanza la rabbia di chi si ritrova la tomba del caro estinto ripulita dai ladruncoli del cimitero esplode. Diventa indignazione, offesa ai sentimenti più cari e intangibili. È quanto provano ultimamente diversi residenti di Nago e di Torbole, visto che sono fin troppo frequenti i piccoli furti all'interno dei due cimiteri.

A raccogliere la loro rabbia è Fabio Malagoli, già candidato con "Liberamente", al quale alcune persone si sono rivolte in questi giorni. «I furti nei cimiteri a Nago e Torbole come altrove, non sono facili da evitari, ma sono davvero fastidiosi e per chi li subisce dolorosi. Non bisogna pensare che siano solo gli zingari a rubacchiare tra le tombe, spesso sono proprio i residenti a portarsi via le cose. A Nago sono spartiti in pochi giorni vasi di fiori freschi, un alberello di Natale in ceramica, una piante, le candele elettriche con batterie» ricorda Malagoli.

«L'amministrazione può anche dire che il fenomeno è raro e sotto controllo perché non ci sono denunce - aggiunte - ma la realtà è un'altra. I furti ci sono eccome, solo che gli anziani non si prendono un pomeriggio per andare a denunciare la scomparsa di un vaso alle forze dell'ordine. Ma questo non vuol dire che la cosa non debba essere affrontata. Se il comune vuole attivare la videosorveglianza pensi anche a collocare sui cimiteri un paio di videocamere. Aiuterebbero molto le forze dell'ordine ad individuare i responsabili e probabilmente funzionerebbe bene da deterrente per i malintenzionati».